1-Chiesa Parrocchiale Santa Maria della Speranza-Olmo-Perugia-(Anno 2009)

VIA DON DARIO PASQUINI-OLMO-PERUGIA-SS.MESSE:GIORNI FERIALI ORE 18.00-DOMENICA ORE 9.00-11.00 -PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

2-Chiesa Parrocchiale San Pietro Apostolo-Chiugiana-Perugia - (Anno-1602)

VIA FLEMING-CHIUGIANA-PERUGIA-IN QUESTO PERIODO NON CI SONO MESSE LA DOMENICA-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

3-Chiesa Parrocchiale di San Martino-Fontana-Perugia - (Anno-1163)

STRADA FONTANA-LA TRINITA'-CORCIANO-PG-Non Viene Celebrata la S.Messa-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

4-Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista-Olmo-Perugia-(Anno-)

Non Viene Celebrata la S.Messa- PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

5-Chiesetta della Trinità-Colle della Trinità-Perugia-(Anno-1300)

VIA DELLE ROSE-LOC.FONTANA-CORCIANO-PG-Non Viene Celebrata la S.Messa-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

venerdì 19 dicembre 2008

ORIGINI E FINALITA’ DI AZIONE CATTOLICA

L'Azione Cattolica Italiana è la più antica, ampia e diffusa tra le associazioni cattoliche laicali d'Italia, attualmente conta circa quattrocentomila soci e, secondo i dati emersi da alcune ricerche della Conferenza Episcopale Italiana, alle sue attività partecipano ogni anno complessivamente oltre un milione di cattolici italiani.


Le origini dell'Azione Cattolica risalgono al 1867, quando due giovani universitari, Mario Fani e Giovanni Acquaderni, fondarono la Società della Gioventù Cattolica, il cui motto era "Preghiera, Azione, Sacrificio". Più tardi, nel 1904, Papa Pio X promuove la nascita di una nuova organizzazione laicale cattolica, che avrebbe sostituito la Società della Gioventù Cattolica, la quale prenderà il nome di Azione Cattolica.
La nascita del Partito Popolare Italiano di don Luigi Sturzo nel primo dopoguerra impone una riorganizzazione del laicato cattolico con una migliore definizione di compiti di Azione Cattolica, che costituisce un importante braccio del Partito Popolare oltre che della Chiesa Cattolica.
Con l’avvento del Fascismo, l’Azione Cattolica, era vista quindi come un pericoloso oppositore dell’ideologia fascista, poiché considerata il braccio laicale della Chiesa. Mussolini, decretò lo scioglimento di tutte le associazioni che non fossero state fasciste, da qui nacque lo scontro con il Vaticano, che non accettò lo scioglimento anche dei circoli di Azione Cattolica. Il dittatore, per non compromettere la stabilità del rapporto tra Chiesa e Fascismo, fu costretto a far marcia indietro e a escludere dal divieto l'Azione Cattolica. L'articolo 43 del Concordato infine aveva riconosciuto ufficialmente l'Azione Cattolica a patto che essa svolgesse la propria attività fuori di ogni partito, alla dipendenza della Chiesa e per diffondere i principi cattolici. Tuttavia l’Azione Cattolica ebbe sempre un ruolo di forte contrasto al Partito Fascista, e non mancarono periodi di tensione.
Lo spirito di rinnovamento seguito al Concilio Vaticano II, porta l'Azione Cattolica a compiere la "scelta religiosa", decidendo così, di non essere più collaterale a nessun partito politico, e pur rimanendo immersa nel sociale, torna a riscoprire le proprie origini religiose nell'impegno all'annuncio del Vangelo e all'educazione alla fede.
Dal 1998 anche a Gavarno iniziano le prime esperienze di fede e di Chiesa attraverso l’Azione Cattolica, inizialmente da un piccolo gruppo sotto la guida di Don Cesare, ampliatosi successivamente, anche grazie all’arrivo di Monsignor Achille. Attualmente conta una ventina di soci, uomini e donne, che hanno scelto di partecipare attivamente alla vita della parrocchia, assistendo a varie attività vicariali.
In cosa consiste il percorso formativo di Azione Cattolica?
L’itinerario formativo di quest’anno, ci ha consentito di scoprire la longevità come vocazione, dono che il Signore ci fa per rigenerare in noi e tra noi altrettanta gratuità, testimoniando cioè quei valori che ci hanno sostenuto negli anni e che riteniamo fondamentali anche per costruire il bene comune.
Le scelte del prossimo anno vogliono quindi mettere al centro il nostro impegno, per creare relazioni autentiche nelle nostre Comunità e la dove possibile all’interno di Istituzioni Sociali, in primo luogo come genitori, credenti, cittadini e infine membri di Azione Cattolica.
  • Come genitori, educando i nostri figli alla responsabilità sociale e cristiana che è carente nelle nostre case.
  • Come credenti intendiamo attenerci alle indicazioni pastorali della chiesa.
  • Come cittadini vogliamo innanzitutto attivarci per un riarmo morale nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia e nel contesto della crisi economica che ha investito il mondo.
  • Come membri di Azione Cattolica desideriamo attuare il programma associativo che vuole appunto ribadire la nostra identità che ha come finalità la formazione di laici credenti che, radicati in una forte vita spirituale, considerino essenziale la partecipazione consapevole e il pieno coinvolgimento nella vita del mondo e della città.
In conclusione, riprendendo le parole di Papa Giovanni Paolo II, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù nel 2002 a Toronto, il fine di Azione Cattolica è cercare di formare degli operatori capaci di non lasciarsi scoraggiare da coloro che, delusi dalla vita, sono diventati sordi ai desideri più profondi e più autentici del loro cuore.

Azione Cattolica di Perugia

martedì 9 settembre 2008

LE BEATITUDINI












































IL SIGNIFICATO DELLA CARITAS PARROCCHIALE








Carità-La Caritas Parrocchiale

Ogni parrocchia, volto della Chiesa locale sul territorio, è chiamata a concretizzare la propria missione attorno a tre dimensioni fondamentali:



1. l'annuncio della Parola di Dio (principalmente attraverso la catechesi),

2. la celebrazione dei Sacramenti (principalmente attraverso la liturgia),

3. la testimonianza del Vangelo (principalmente mediante le opere di carità).


Ogni parrocchia riconosce al suo interno una o più persone che affiancano il parroco nella cura e nella realizzazione delle tre dimensioni. Sono "operatori" pastorali, spesso individuati come membri di specifici "gruppi".

L'operatore pastorale è colui che "fa" (opera) concretamente qualcosa: la lettura della Parola durante la Messa, gli incontri di catechismo, l'assistenza ai poveri attraverso la distribuzione di viveri, ecc. Tutto ciò che ogni giorno consente alla parrocchia di portare avanti la propria attività.

Dopo il Concilio Vaticano II la pastorale si arricchisce di una nuova figura: colui che "fa perché altri facciano", o meglio, "fa per mettere altri nelle condizioni di fare". È l'animatore pastorale.

Sono animatori pastorali coloro che, ad esempio, hanno il compito:

di incontrare catechisti e famiglie, più che preparare direttamente i ragazzi alla Cresima;

distribuire i testi dei canti e sedere tra i banchi per "trascinare l'assemblea", più che cantare tra gli altri
    membri del coro;

aiutare i giovani a realizzare il giornalino parrocchiale, più che realizzare in prima persona interviste o
    scrivere i pezzi.


La Caritas parrocchiale

La Caritas parrocchiale è costituita da figure di questo tipo. È un gruppo di persone (ma nelle piccole comunità può trattarsi anche di una sola persona) che aiuta il parroco sul piano dell'animazione alla testimonianza della carità più che su quello operativo di servizio ai poveri.

Questo non significa che i membri di una Caritas parrocchiale non possano visitare i malati o prestare
volontariato al Centro di Ascolto. Vuol dire piuttosto che i loro compiti prevalenti non risiedono tanto nel servizio diretto quanto nel:

conoscere le povertà del territorio a cui la parrocchia appartiene;

farle conoscere alla comunità, sensibilizzando altre persone attraverso occasioni di incontro;

coordinare l’attività degli eventuali gruppi caritativi presenti in parrocchia promuovendo il lavoro unitario e 
    la comunicazione tra le diverse realtà e l’intera comunità;

richiamare l’attenzione su povertà "scoperte" sensibilizzando alla gratuità e al servizio;

collaborare con altri soggetti del territorio (il comune, la Asl, le associazioni di volontariato, le scuole, …);

valorizzare le esperienze di animazione e solidarietà presenti in parrocchia;

realizzare momenti formativi sulla testimonianza della carità e su aspetti specifici del servizio ai poveri e
   dell'animazione della comunità.

Tutto ciò fa della Caritas parrocchiale l'organismo pastorale istituito per animare la comunità, con l'obiettivo di aiutarla a vivere la testimonianza non solo come fatto privato,ma come esperienza comunitaria, costitutiva della Chiesa.

La Caritas parrocchiale è presieduta dal parroco e agisce in stretto riferimento al Consiglio pastorale parrocchiale, ai cui lavori partecipa con almeno un animatore (in genere il responsabile individuato dal parroco).

L'impegno di Caritas Italiana

Sin dalla sua istituzione, Caritas Italiana ha investito molte risorse nella promozione delle Caritas parrocchiali. Attualmente si stima che un terzo delle 26.000 parrocchie italiane abbiano costituito la Caritas. Sono numerose anche le esperienze di animazione della testimonianza comunitaria della carità realizzate a livello zonale.

Dalla fine degli anni '90 (provocata anche dagli orientamenti pastorali della Cei nel decennio "Evangelizzazione e testimonianza della Carità") Caritas Italiana sostiene le Caritas diocesane nella promozione delle Caritas parrocchiali proponendo la costituzione del Laboratorio.

Caritas Italiana accompagna progetti di promozione delle Caritas parrocchiali anche all'estero: in Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Kosovo, Macedonia, Mozambico, in alcuni paesi dell'America Latina, ...

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Formazione (Servizio Promozione Caritas), formazione@caritasitaliana.it

domenica 13 luglio 2008

martedì 24 giugno 2008

SS.MESSE




         




       ORARIO









Parrocchia di  San Pietro Apostolo
                 CHIUGIANA


_____________________________
Giorni Feriali:  Martedì-Giovedi-Venerdì
                                 Ore  7.30
________________________________________
Giorni PreFestivi :  Ore  18.15
________________________________________






Parrocchia di San Giovanni Battista
(San Pellegrino) Olmo-Perugia


_______________________________
Giorni Feriali:        Lunedi-Mercoledi
                                       Ore 7.30
___________________________________________
(il mercoledi anche alle 18.30)
___________________________________________
Ogni Giovedi: ADORAZIONE EUCARISTICA
                                      Ore 15.00/23.00
___________________________________________





Parrocchia  di San Martino
                     Fontana


______________________________
Messa Prefestiva:        Sabato
                                     Ore 17.00
_________________________________________



Chiesa Santa Maria della Speranza
                          Olmo-Perugia




_______________________________
Messa Festiva :   Domenica
                          Ore 8.30-11.00
___________________________________________

Modello di Iscrizione al Gruppo Chierichetti

martedì 12 febbraio 2008

SANTA MARIA DELLA SPERANZA E DEL GIGLIO

Un sito Internet Interparrocchiale!

Il sito internet è in fase di completamento ed alcune pagine sono
spoglie o possono avere dati non correttamente aggiornati. La grafica è ancora
"essenziale" ma verrà aggiornata nel tempo, dando priorità, però,
ai contenuti delle pagine.

Per rendere il sito parrocchiale uno strumento utile chiedo, cortesemente, ai
referenti dei gruppi parrocchiali di tenermi aggiornato sulle novità o
iniziative. 

Ritengo importante che vengano inseriti anche materiali didattici o funzionali
per lo svolgimento delle varie attività.

Per suggerimenti o indicazioni su come completare e migliorare il sito, scrivete
a:mariocampanile1@alice.it

Grazie. 


Mario





 

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