1-Chiesa Parrocchiale Santa Maria della Speranza-Olmo-Perugia-(Anno 2009)
2-Chiesa Parrocchiale San Pietro Apostolo-Chiugiana-Perugia - (Anno-1602)
3-Chiesa Parrocchiale di San Martino-Fontana-Perugia - (Anno-1163)
4-Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista-Olmo-Perugia-(Anno-)
5-Chiesetta della Trinità-Colle della Trinità-Perugia-(Anno-1300)
sabato 28 dicembre 2013
venerdì 27 dicembre 2013
domenica 22 dicembre 2013
sabato 21 dicembre 2013
VISITA AL PRESEPE VIVENTE
LA NOSTRA COMUNITA' PARROCCHIALE ORGANIZZA PER IL GIORNO
1 GENNAIO 2014
UNA VISITA ALLA CITTA' DI ARRONE PER ASSISTERE ALLA SACRA RAPPRERSENTAZIONE DELLA NASCITA DI GESU' BAMBINO
PARTENZA ORE 15,00 dalla Cartoleria TONZANI e da Piazza della Croce Rossa di Ellera
Il costo per sostenere la spesa del pullman GT A/R è di
Euro 10,00 per gli adulti e euro 5,00 per i ragazzi
Per le prenotazioni telefonare ai seguenti numeri
don Fabio-3387622916
Irene Cappelletti-3284481803
Mario Campanile-3290679602
oppure prenotarsi tramite email:
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
MONIZIONE AMBIENTALE
Oggi celebriamo l’ultima domenica di Avvento, colui che attendiamo da sempre e per il quale abbiamo preparato la vita sta per giungere, per riempire la nostra esistenza. Natale non è poesia e sentimento, è l’evento che ci impegna concretamente nella fede, che ci chiede di fidarci di Dio anche quando costa, Natale è obbedire a Dio anche quando il suo progetto e la sua volontà non sono chiari per la nostra ragione, così è avvenuto per Maria e per Giuseppe.
Seguendo loro e specchiandoci in loro accogliamo Cristo che vuole continuare ad incarnarsi dentro di noi.
PREGHIERA ACCENSIONE DEL SECONDO CERO
Oggi celebriamo
l’ultima domenica di Avvento, colui che attendiamo da sempre e per il quale
abbiamo preparato la vita sta per giungere, per riempire la nostra esistenza.
Natale non è poesia e sentimento, è l’evento che ci impegna concretamente nella
fede, che ci chiede di fidarci di Dio
anche quando costa, Natale è obbedire a
Dio anche quando il suo progetto e la sua volontà non sono chiari per la nostra
ragione, così è avvenuto per Maria e per Giuseppe.Seguendo loro e specchiandoci in loro accogliamo Cristo che vuole continuare ad incarnarsi dentro di noi.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Per sfiducia e per caparbietà Acaz non chiede un segno a Dio, ma il Signore non si lascia smontare, non perde la pazienza e promette un segno che è rivelatore della sua potenza e del suo amore, una vergine che partorirà un figlio il cui nome indica la presenza di Dio con il suo popolo. La promessa del Signore troverà compimento con la nascita di Gesù Cristo.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
L’apostolo Paolo invita i cristiani di Roma e tutti noi a riconoscere in Cristo Gesù il vero Dio e il vero uomo venuto a salvarci. Allora come oggi siamo chiamati ad annunciarlo e a testimoniarlo con quella fede che pretende un’adesione piena e fiduciosa alla Parola di Dio.
MONIZIONE AL VANGELO
Per l’adempimento del progetto di Dio è stato indispensabile il SI di Maria, non è stato sicuramente meno importante il SI di Giuseppe che, uomo giusto si è fidato di Dio, ha accolto nella sua vita con docilità e obbedienza la volontà del Signore, anche se tanto diversa dalla sua volontà.
NATALE 2013
Preghiera in casa davanti al presepio
oppure a tavola prima del pranzo festivoAmen
(Dopo il segno della croce alcuni componenti della
famiglia leggono le Lodi al Bambino Gesù.)
v Vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo.
v Oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è Cristo Signore.
v L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore.
v Gloria a Dio nel più alto dei cieli.
Pace in terra agli uomini che Dio ama.
(Tutti insieme recitano la preghiera a Gesù, sole che
sorge)
Gesù salvatore,
nuovo sole che sorgi,nella notte di Betlemme,
rischiara la nostra mente,
riscalda il nostro cuore,
perché comprendiamo
il vero e il bene come splende ai tuoi occhi
e camminiamo nel tuo amore.
Il tuo Vangelo di pace
giunga fino ai confini della terra,
perché ogni uomo si apra
alla speranza di un mondo nuovo.
Venga il tuo regno,
Signore.
Preghiera di Natale
O Signore, com'è
difficile accettare la tua via!
Tu vieni a me come un
piccolo e debole bambinonato lontano da casa sua.
Tu vivi per me come uno straniero nella sua terra.
Tu muori per me come un criminale fuori delle mura della città,
reietto dal tuo stesso popolo, frainteso dai tuoi amici
e sentendoti abbandonato dal tuo Dio.
Mentre mi preparo a celebrare la tua nascita,
cerco di sentirmi amato, accettato e a casa mia in questo mondo,
e cerco di vincere i sentimenti di alienazione e di separazione
che continuano ad assalirmi.
Mi chiedo, però, se il mio profondo senso di non avere una casa
non mi porti più vicino a te
dei miei occasionali sentimenti di appartenenza.
Dove celebro veramente la tua nascita?
Nell'intimo della casa o in una casa straniera,
fra amici accoglienti o fra stranieri sconosciuti,
con sentimenti di benessere o con sentimenti di abbandono?
Non devo sfuggire alle esperienze che sono più vicine alle tue.
Come tu non appartieni a questo mondo,
così io pure non appartengo a questo mondo.
Ogni volta che sento così, ho l'occasione di essere grato
e di abbracciarti meglio
e di gustare più pienamente la tua gioia e la tua pace.
Vieni, Signore Gesù, e sta' con me laddove mi sento più povero!
Confido che questo sia il luogo dove troverai la tua mangiatoia
e porterai la tua luce.
Vieni, Signore Gesù, vieni!
Amen!
venerdì 13 dicembre 2013
sabato 7 dicembre 2013
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
IMMACOLATA
CONCEZIONE
Colore Liturgico: BIANCO
MONIZIONE AMBIENTALE
Maria è redenta da Cristo in virtù della Grazia
fin dal suo concepimento.
Il sacrificio della croce agisce in lei come
dono sovrabbondante e singolare.L’immacolata concezione proclama la bontà di Dio che precede ogni merito.
La madre di Cristo risponde a tutto questo con una vita totalmente aperta ad accogliere il disegno che il Signore ha voluto per lei.
La sua maternità è il compimento di quel progetto. Pur vivendo una condizione speciale, Maria è e rimane una creatura come tutti noi.
PREGHIERA ACCENSIONE DEL
SECONDO CERO
Signore Gesù, vieni con il tuo Spirito a convertire la nostra vita, vieni con la tua Parola a rinnovare il mondo. Vieni con la tua presenza a rafforzare la Chiesa. Rendici capaci di produrre frutti di santità e di pace, rivestici dei tuoi sentimenti, ricolmaci dei doni del tuo Spirito perché il mondo ti riconosca presente e operante per il bene dell’umanità intera. Questo secondo cero dell’Avvento che ora accendiamo esprime il nostro impegno di conversione, la nostra docilità al tuo Spirito, e la nostra apertura alla solidarietà con tutti. Ci accompagni con il suo esempio e la sua intercessione la vergine Madre che risplende davanti a noi come la donna solidale con tutta l’umanità, la donna totalmente docile allo Spirito e pienamente tua discepola. Amen.
MONIZIONE ALLA PRIMA
LETTURA
Dall’inimicizia che Dio mette tra il serpente e
la donna sorge la salvezza per l’umanità, essa si compirà quando il figlio
della donna, Gesù, nella sua Pasqua vincerà definitivamente il peccato.
MONIZIONE ALLA SECONDA
LETTURA
Solo Cristo può cambiare la vita di ognuno di
noi e realizzare il mondo nuovo che ci è stato annunciato. Per questo
l’apostolo Paolo invita i cristiani di Roma e tutti noi ad aderire con il cuore
e con la vita a Cristo che viene e ad assumere i suoi stessi atteggiamenti, in
una parola, a convertirci.
MONIZIONE AL VANGELO
Da sempre Maria è stata immensamente amata da
Dio, per questo è piena di Grazia. All’annunzio dell’angelo non si ritrae, non
diffida, ascolta il piano divino e si affida alla sua potenza e alla forza del
suo Spirito. Questo è il significato dell’Immacolata Concezione.
lunedì 2 dicembre 2013
domenica 1 dicembre 2013
Angelus di Papa Francesco
Piazza San Pietro
I Domenica di Avvento, 1° dicembre 2013
I Domenica di Avvento, 1° dicembre 2013
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Iniziamo oggi, Prima Domenica di Avvento, un nuovo anno
liturgico, cioè un nuovo cammino del Popolo di Dio con Gesù Cristo, il
nostro Pastore, che ci guida nella storia verso il compimento del Regno di Dio.
Perciò questo giorno ha un fascino speciale, ci fa provare un sentimento
profondo del senso della storia. Riscopriamo la bellezza di essere tutti in
cammino: la Chiesa, con la sua vocazione e missione, e l’umanità intera, i
popoli, le civiltà, le culture, tutti in cammino attraverso i sentieri del
tempo.
Ma in cammino verso dove? C’è una mèta comune? E qual è questa
mèta? Il Signore ci risponde attraverso il profeta Isaia, e dice così: «Alla
fine dei giorni, / il monte del tempio del Signore / sarà saldo sulla cima dei
monti / e s’innalzerà sopra i colli, / e ad esso affluiranno tutte le genti. /
Verranno molti popoli e diranno: / “Venite, saliamo al monte del Signore, / al
tempio del Dio di Giacobbe, / perché ci insegni le sue vie / e possiamo
camminare per i suoi sentieri”» (2,2-3). Questo è quello che dice Isaia sulla
meta dove andiamo. E’ un pellegrinaggio universale verso una meta comune,
che nell’Antico Testamento è Gerusalemme, dove sorge il tempio del Signore,
perché da lì, da Gerusalemme, è venuta la rivelazione del volto di Dio e della
sua legge. La rivelazione ha trovato in Gesù Cristo il suo compimento, e
il “tempio del Signore” è diventato Lui stesso, il Verbo fatto carne: è Lui la
guida ed insieme la meta del nostro pellegrinaggio, del pellegrinaggio di tutto
il Popolo di Dio; e alla sua luce anche gli altri popoli possono camminare
verso il Regno della giustizia, verso il Regno della pace. Dice ancora il
profeta: «Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, / delle loro lance
faranno falci; / una nazione non alzerà più la spada / contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra» (2,4). Mi permetto di ripetere questo
che dice il Profeta, ascoltate bene: «Spezzeranno le loro spade e ne faranno
aratri, / delle loro lance faranno falci; / una nazione non alzerà più la spada
/ contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra». Ma quando
accadrà questo? Che bel giorno sarà, nel quale le armi saranno smontate, per essere
trasformate in strumenti di lavoro! Che bel giorno sarà quello! E questo è
possibile! Scommettiamo sulla speranza, sulla speranza della pace, e sarà
possibile!Questo cammino non è mai concluso. Come nella vita di ognuno di noi c’è sempre bisogno di ripartire, di rialzarsi, di ritrovare il senso della mèta della propria esistenza, così per la grande famiglia umana è necessario rinnovare sempre l’orizzonte comune verso cui siamo incamminati. L’orizzonte della speranza! Questo è l’orizzonte per fare un buon cammino. Il tempo di Avvento, che oggi di nuovo incominciamo, ci restituisce l’orizzonte della speranza, una speranza che non delude perché è fondata sulla Parola di Dio. Una speranza che non delude, semplicemente perché il Signore non delude mai! Lui è fedele! Lui non delude! Pensiamo e sentiamo questa bellezza.
Il modello di questo atteggiamento spirituale, di questo modo di essere e di camminare nella vita, è la Vergine Maria. Una semplice ragazza di paese, che porta nel cuore tutta la speranza di Dio! Nel suo grembo, la speranza di Dio ha preso carne, si è fatta uomo, si è fatta storia: Gesù Cristo. Il suo Magnificat è il cantico del Popolo di Dio in cammino, e di tutti gli uomini e le donne che sperano in Dio, nella potenza della sua misericordia. Lasciamoci guidare da lei, che è madre, è mamma e sa come guidarci. Lasciamoci guidare da Lei in questo tempo di attesa e di vigilanza operosa.
Cari fratelli e sorelle,
oggi ricorre la Giornata mondiale per la lotta contro
l’HIV/AIDS. Esprimiamo la nostra vicinanza alle persone che ne sono affette,
specialmente ai bambini; una vicinanza che è molto concreta per l’impegno
silenzioso di tanti missionari e operatori. Preghiamo per tutti, anche per i
medici e i ricercatori. Ogni malato, nessuno escluso, possa accedere alle cure
di cui ha bisogno.
Saluto con affetto tutti i pellegrini presenti: le famiglie,
le parrocchie, le associazioni. In particolare, saluto i fedeli provenienti da
Madrid, il Coro “Florilège” dal Belgio, il gruppo “Famiglie Insieme” di
Solofra, e l’Associazione artistica operaia di Roma.
Saluto i fedeli di Bari, Sant’Elpidio a Mare, Pollenza e Grumo
Nevano.
A tutti auguro un buon inizio di Avvento. Buon pranzo e
arrivederci!
sabato 30 novembre 2013
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
PRIMA DOMENICA DI AVVENTO
ANNO: A
Colore Liturgico: VIOLA
MONIZIONE AMBIENTALE
Inizia oggi un nuovo anno liturgico, inizia con l’avvento, tempo che ci prepara al Natale e che risveglia in noi l’attesa del Signore che verrà nella gloria nell’ultimo giorno. Di fronte alla passività e all’apatia siamo chiamati ad essere operosi testimoni del nostro Dio. Di fronte alle varie salvezze umane siamo chiamati a cercare e a scegliere il Signore come unico Salvatore. Di fronte alle stanchezze, alla sfiducia e all’ansia, siamo chiamati a rimanere fedeli e coraggiosi. Di fronte al male che è in noi e nel mondo siamo chiamati a riconoscere il nostro bisogno di salvezza e di conversione radicale.
Signore Gesù vieni a visitare
la tua Chiesa, vieni a visitare questa assemblea, vieni a visitare l’umanità intera,
vieni a visitare le nostre famiglie, accendi nel cuore di ognuno di noi una
sana inquietudine che ci spinga a cercarti, grande nostalgia che ci spinga a
desiderarti, una preghiera più viva che ci permetta di incontrarti. Questo
primo cero dell’Avvento che ora accendiamo esprime il nostro desiderio di te
Signore e il nostro impegno per una vita animata dalla carità. Ci sostenga in
questo proposito la vergine tua madre che soprattutto in questo tempo risplende
davanti a noi come la donna operosa nella carità.
Tu sei Dio e vivi e regni nei
secoli dei secoli. Amen
Il profeta Isaia che ci
accompagnerà per tutto l’Avvento, ci presenta i popoli che camminano verso il
monte del Signore per ascoltare la sua Parola. L’ascolto, l’accoglienza e la
fedeltà a questa Parola hanno prodotto e continueranno a produrre la pace
universale.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
L’apostolo Paolo scrivendo ai
cristiani di Roma invita anche noi a liberarci dalla nostra fede stanca per
risvegliare l’attesa, e ci chiama a vivere questo tempo di Avvento come
occasione decisiva per incontrare il Signore.
MONIZIONE AL VANGELO
Attendere vuol dire vegliare,
ci raccomanda Gesù, aspettare qualcuno che arriva e che può riempire di
salvezza quell’attesa, di certezza ogni nostro dubbio e di sicurezza ogni
nostra speranza.