1-Chiesa Parrocchiale Santa Maria della Speranza-Olmo-Perugia-(Anno 2009)

VIA DON DARIO PASQUINI-OLMO-PERUGIA-SS.MESSE:GIORNI FERIALI ORE 18.00-DOMENICA ORE 9.00-11.00 -PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

2-Chiesa Parrocchiale San Pietro Apostolo-Chiugiana-Perugia - (Anno-1602)

VIA FLEMING-CHIUGIANA-PERUGIA-IN QUESTO PERIODO NON CI SONO MESSE LA DOMENICA-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

3-Chiesa Parrocchiale di San Martino-Fontana-Perugia - (Anno-1163)

STRADA FONTANA-LA TRINITA'-CORCIANO-PG-Non Viene Celebrata la S.Messa-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

4-Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista-Olmo-Perugia-(Anno-)

Non Viene Celebrata la S.Messa- PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

5-Chiesetta della Trinità-Colle della Trinità-Perugia-(Anno-1300)

VIA DELLE ROSE-LOC.FONTANA-CORCIANO-PG-Non Viene Celebrata la S.Messa-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

martedì 28 maggio 2013

Non si segue Gesù per fare carriera, la sua via è quella della Croce


 Le Omelie di Papa Francesco a Santa Marta
del 28 Maggio 2013.



L’annuncio di Gesù non è una patina, una vernice, ma va dentro al cuore e ci cambia. E’ quanto affermato da Papa Francesco nella Messa di stamani alla Casa Santa Marta. Il Papa ha quindi ribadito che seguire Gesù non vuol dire avere più potere, perché la sua strada è quella della Croce. Alla Messa, concelebrata da mons. Rino Fisichella e mons. José Octavio Ruiz Arenas, presidente e segretario del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, hanno preso parte un gruppo di sacerdoti dello stesso dicastero e un gruppo di dipendenti della Centrale termoelettrica e del Laboratorio di falegnameria del Governatorato vaticano, accompagnati dall’ing. Pier Carlo Cuscianna, direttore dei Servizi Tecnici del Governatorato.
Quale sarà il premio che riceveremo nel seguirti? Papa Francesco ha svolto la sua omelia partendo dalla domanda che Pietro rivolge a Gesù e che, in fondo, riguarda la vita di ogni cristiano. Gesù, ha osservato il Papa, risponde che quanti lo seguiranno avranno “tante cose belle” ma “con persecuzione”. La strada del Signore, ha proseguito, “è una strada di ‘abbassamento’, una strada che finisce nella Croce”. Ecco perché, ha soggiunto, “sempre ci saranno le difficoltà”, “le persecuzioni”. Ci saranno sempre, “perché Lui ha fatto questa strada prima” di noi. E ha avvertito che “quando un cristiano non ha difficoltà nella vita – tutto va bene, tutto è bello – qualcosa non va”. Si può pensare che sia “molto amico dello spirito del mondo, della mondanità”. E questo, ha constatato, “è la tentazione propria di un cristiano”:“Seguire Gesù sì, ma fino a un certo punto; seguire Gesù come una forma culturale: sono cristiano, ho questa cultura… Ma senza l’esigenza della vera sequela di Gesù, l’esigenza di andare sulla sua strada. Se si segue Gesù come una proposta culturale, si usa questa strada per andare più in alto, per avere più potere. E la storia della Chiesa è piena di questo, cominciando da alcuni imperatori e poi tanti governanti e tante persone, no? E anche alcuni - non voglio dire tanti ma alcuni - preti, alcuni vescovi, no? Alcuni dicono che sono tanti… ma alcuni che pensano che seguire Gesù è fare carriera”.Il Papa ha rammentato che un tempo, “nella letteratura di due secoli fa”, a volte si usava dire che uno “da bambino aveva voglia di fare la carriera ecclesiastica”. E ha ribadito che “tanti cristiani, tentati dallo spirito del mondo, pensano che seguire Gesù è buono perché si può far carriera, si può andare avanti”. Ma questo “non è lo spirito” è, invece, l’atteggiamento di Pietro che parla di carriera e Gesù gli risponde: “Sì, ti darò tutto con persecuzione”. “Non si può togliere la Croce dalla strada di Gesù: sempre c’è”. E tuttavia, ha avvertito, questo non vuol dire che il cristiano deve farsi del male. Il cristiano “segue Gesù per amore e quando si segue Gesù per amore, l’invidia del diavolo fa tante cose”. Lo “spirito del mondo – ha osservato – non tollera questo, non tollera la testimonianza”:“Pensate a Madre Teresa: cosa dice lo spirito del mondo di Madre Teresa? ‘Ah, la Beata Teresa è una bella donna, ha fatto tante belle cose per gli altri…’. Lo spirito del mondo mai dice che la Beata Teresa, tutti i giorni, tante ore, era in adorazione… Mai! Riduce al fare bene sociale l’attività cristiana. Come se l’esistenza cristiana fosse una vernice, una patina di cristianesimo. L’annunzio di Gesù non è una patina: l’annunzio di Gesù va alle ossa, al cuore, va dentro e ci cambia. E questo non lo tollera lo spirito del mondo, non lo tollera e per questo vengono le persecuzioni”.Chi lascia la propria casa, la propria famiglia per seguire Gesù, ha detto ancora Papa Francesco, riceve cento volte tanto “già ora in questo tempo”. Cento volte insieme alle persecuzioni. E questo non va dimenticato:“La sequela di Gesù è proprio questo: per amore andare con Lui, dietro di Lui: lo stesso cammino, la stessa strada. E lo spirito del mondo sarà quello che non tollererà e ci farà soffrire, ma una sofferenza come l’ha fatta Gesù. Chiediamo questa grazia: seguire Gesù nella strada che Lui ci ha fatto vedere e che Lui ci ha insegnato. Questo è bello, perché mai ci lascia soli. Mai! Sempre è con noi. Così sia”.

(Fonte: Alessandro Gisotti per Radio Vaticana del 28 maggio 2013)

 

domenica 12 maggio 2013

Settimanale "UNO E TRINO" 12 Maggio 2013 N°19



PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

DOMENICA 12 MAGGIO 2013
ASCENSIONE DEL SIGNORE
ANNO C-COLORE LITURGICO: BIANCO    

                       



Chiesa Santa Maria della Speranza
Olmo-Perugia


SERVIZIO LITURGICO
Ore 8.30    PARROCCHIA DI CHIUGIANA      
Celebrante: Don Maurizio

Lettore Monizioni: Franca
Lettore 1 Lettura: Loredana
Lettore Salmo: Laura Chiavini
Lettore 2 Lettura: Francesca Nardi
Vangelo: Diacono don Mario

DOPO LA MESSA  PROCESSIONE PER LE STRADE DI CHIUGIANA

SERVIZIO LITURGICO

Ore 11.00 CHIESA SANTA MARIA DELLA SPERANZA
Celebrante: Don Fabio

Lettore Monizioni: Luca
Lettore 1 Lettura: Roberto
Lettore Salmo: Rosanna
Lettore 2 Lettura: Alessandro
Vangelo: Diacono don Paolo

 
MONIZIONE AMBIENTALE
 
L’Ascensione di Gesù Cristo è intimamente legata alla risurrezione, di cui costituisce il compimento e la pienezza. Il ritorno di Gesù al cielo anche se ci lascia un vuoto incolmabile, non significa che lui ci ha abbandonati. Al contrario, lui non è mai stato così presente in mezzo a noi, continua a vivere nella sua chiesa, che sostiene, anima e guida con il suo Spirito.
La missione di Cristo passa alla Chiesa con la stessa efficacia, per l’umanità rappresenta l’inizio di qualcosa di totalmente nuovo che si può realizzare solo con la volontà di cambiare il mondo sapendo che il nostro fine è la vita eterna.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

L’Evangelista Luca chiude il suo Vangelo con il racconto dell’Ascensione. Scrivendo il libro degli Atti lo inizia con il medesimo racconto. Questo sta a significare che con l’Ascensione inizia il tempo della Chiesa, che ha il compito di rendere visibile Cristo nel mondo.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

La lettera agli Ebrei afferma che non è più necessario che il sommo sacerdote entri nel santuario di Gerusalemme ad offrire sangue di animali per la purificazione del popolo; il vero santuario è quello dei cieli, dove Cristo entra come unico e definitivo sacerdote, grazie al sangue del Suo sacrificio, conducendo presso Dio tutti i credenti.

MONIZIONE AL VANGELO

I discepoli, dopo averlo visto salire in Cielo, rimangono con lo sguardo rivolto verso l’alto. Non è là che dobbiamo cercare Cristo, perché ce lo ha detto lui stesso, è stato, è, e sarà con noi fino alla fine dei tempi.
Da quel giorno inizia la nostra missione, di renderlo operante in tutta la terra, iniziando dal luogo in cui ci troviamo.

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