1-Chiesa Parrocchiale Santa Maria della Speranza-Olmo-Perugia-(Anno 2009)

VIA DON DARIO PASQUINI-OLMO-PERUGIA-SS.MESSE:GIORNI FERIALI ORE 18.00-DOMENICA ORE 9.00-11.00 -PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

2-Chiesa Parrocchiale San Pietro Apostolo-Chiugiana-Perugia - (Anno-1602)

VIA FLEMING-CHIUGIANA-PERUGIA-IN QUESTO PERIODO NON CI SONO MESSE LA DOMENICA-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

3-Chiesa Parrocchiale di San Martino-Fontana-Perugia - (Anno-1163)

STRADA FONTANA-LA TRINITA'-CORCIANO-PG-Non Viene Celebrata la S.Messa-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

4-Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista-Olmo-Perugia-(Anno-)

Non Viene Celebrata la S.Messa- PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

5-Chiesetta della Trinità-Colle della Trinità-Perugia-(Anno-1300)

VIA DELLE ROSE-LOC.FONTANA-CORCIANO-PG-Non Viene Celebrata la S.Messa-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

lunedì 22 luglio 2013

LE OMELIE DI PAPA FRANCESCO



PAPA FRANCESCO
ANGELUS
Piazza San Pietro
Domenica, 21 luglio 2013










Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Anche in questa domenica continua la lettura del decimo capitolo dell’evangelista Luca. Il brano di oggi è quello di Marta e Maria. Chi sono queste due donne? Marta e Maria, sorelle di Lazzaro, sono parenti e fedeli discepole del Signore, che abitavano a Betania. San Luca le descrive in questo modo: Maria, ai piedi di Gesù, «ascoltava la sua parola», mentre Marta era impegnata in molti servizi (cfr Lc 10, 39-40). Entrambe offrono accoglienza al Signore di passaggio, ma lo fanno in modo diverso. Maria si pone ai piedi di Gesù, in ascolto, Marta invece si lascia assorbire dalle cose da preparare, ed è così occupata da rivolgersi a Gesù dicendo: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti» (v. 40). E Gesù le risponde rimproverandola con dolcezza: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una … sola c’è bisogno» (v. 41).

Che cosa vuole dire Gesù? Qual è questa cosa sola di cui abbiamo bisogno? Anzitutto è importante capire che non si tratta della contrapposizione tra due atteggiamenti: l’ascolto della parola del Signore, la contemplazione, e il servizio concreto al prossimo. Non sono due atteggiamenti contrapposti, ma, al contrario, sono due aspetti entrambi essenziali per la nostra vita cristiana; aspetti che non vanno mai separati, ma vissuti in profonda unità e armonia. Ma allora perché Marta riceve il rimprovero, anche se fatto con dolcezza? Perché ha ritenuto essenziale solo quello che stava facendo, era cioè troppo assorbita e preoccupata dalle cose da “fare”. In un cristiano, le opere di servizio e di carità non sono mai staccate dalla fonte principale di ogni nostra azione: cioè l’ascolto della Parola del Signore, lo stare - come Maria - ai piedi di Gesù, nell’atteggiamento del discepolo. E per questo Marta viene rimproverata.

Anche nella nostra vita cristiana preghiera e azione siano sempre profondamente unite. Una preghiera che non porta all’azione concreta verso il fratello povero, malato, bisognoso di aiuto, il fratello in difficoltà, è una preghiera sterile e incompleta. Ma, allo stesso modo, quando nel servizio ecclesiale si è attenti solo al fare, si dà più peso alle cose, alle funzioni, alle strutture, e ci si dimentica della centralità di Cristo, non si riserva tempo per il dialogo con Lui nella preghiera, si rischia di servire se stessi e non Dio presente nel fratello bisognoso. San Benedetto riassumeva lo stile di vita che indicava ai suoi monaci in due parole: “ora et labora”, prega e opera. E’ dalla contemplazione, da un forte rapporto di amicizia con il Signore che nasce in noi la capacità di vivere e di portare l’amore di Dio, la sua misericordia, la sua tenerezza verso gli altri. E anche il nostro lavoro con il fratello bisognoso, il nostro lavoro di carità nelle opere di misericordia, ci porta al Signore, perché noi vediamo proprio il Signore nel fratello e nella sorella bisognosi.

Chiediamo alla Vergine Maria, Madre dell’ascolto e del servizio, che ci insegni a meditare nel nostro cuore la Parola del suo Figlio, a pregare con fedeltà, per essere sempre di più attenti concretamente alle necessità dei fratelli.

domenica 21 luglio 2013

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

DOMENICA 21 LUGLIO 2013
SEDICESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
ANNO C-COLORE LITURGICO: VERDE    

                       














Chiesa Santa Maria della Speranza
Olmo-Perugia

SERVIZIO LITURGICO Ore 8.30     
Celebrante: Don Maurizio

Lettore Monizioni: Silvana Conti
Lettore 1 Lettura: Loredana
Lettore Salmo: Giovanna Cappanna
Lettore 2 Lettura: Laura Chiavini
Vangelo: Diacono don Paolo

 
SERVIZIO LITURGICO
Ore 11.00
Celebrante: Don Fabio
Lettore Monizioni: Luca
Lettore 1 Lettura: Filomena
Lettore Salmo: Mario Chierico
Lettore 2 Lettura: Stefano
Vangelo: Diacono don Mario

 
 MONIZIONE AMBIENTALE

Il tema della liturgia della Parola di questa domenica è l’accoglienza, caratteristica indispensabile della Chiesa, e di ogni cristiano.
Possiamo accogliere Cristo nella nostra vita solo se capiamo che lui per primo accoglie noi nel suo amore; seguendo lui e cercando di imitarlo potremo essere anche noi accoglienti nei confronti dei fratelli che il Signore mette nelle strade della nostra vita
Altro argomento che Gesù oggi ci propone è l’ascolto, tutti noi siamo abituati a parlare, molto meno ad ascoltare, non si può accogliere nessuno se non lo si ascolta, non si può accogliere Dio se non si ascolta la sua Parola.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Negli ospiti che Abramo accoglie con animo aperto e premuroso si rivela e si presenta il Signore. Alla generosità del patriarca Dio risponde con la promessa di un figlio. Abramo non si limita ad accogliere gli ospiti ma è pronto ad ascoltare le loro parole.

 MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Paolo considera le sue sofferenze come la continuazione della passione di Cristo. Passione che ha salvato il mondo e che è al centro della sua predicazione. Per lui servire Gesù significa servire la chiesa e sacrificarsi per lei.

MONIZIONE AL VANGELO

Marta e Maria impersonano due atteggiamenti nel rapporto con Dio; quello attivo e quello contemplativo. Non si può essere solo uno o solo l’altro, in mezzo alle vicende dell’esistenza umana bisogna sempre tener aperto un canale di ascolto verso l’infinito.

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