Domenica 1 Agosto 2010
XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
MONIZIONE AMBIENTALE
Il lezionario di questa domenica ci ricorda che il limite maggiore di tutte le cose umane e della stessa umanità è quello di essere finite, relative, vuote, vane. Oggi più che mai siamo attratti proprio da quelle cose e ne facciamo lo scopo della nostra esistenza, costruendoci degli idoli che non potranno che deluderci. Pertanto si rivela necessario, anzi indispensabile ricomporre una più autentica scala di valori che orienti la nostra vita verso l’unica cosa che può innalzarci, renderci veramente liberi e donarci l’eternità.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Tutto il libro del Qoèlet afferma che le cose terrene sono inconsistenti, sfumano in un attimo e risulta vano affidarsi a loro.
Ogni realtà è intrisa di inquietudine e di affanno e può portare solo alla sofferenza.
Perché cercare sostegno nelle cose che in realtà sono destinate a scomparire invece che affidarsi a Colui che non passa, che resiste nella mutevolezza delle creature terrene?
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Secondo san Paolo siamo già partecipi della Risurrezione, questa realtà sarà manifestata pienamente nella gloria. Seguendo Cristo dobbiamo togliere dal nostro orizzonte tutto quello che è terreno, che assume i vari aspetti del peccato, quello che l’apostolo chiama “ l’uomo vecchio”.
MONIZIONE AL VANGELO
Gesù ci insegna che non bisogna accumulare tesori terreni per sé dimenticando che la vera ricchezza che ha valore e che resiste è quella che si acquista davanti a Dio.
La vera povertà e la vera ricchezza risiedono nel cuore, solo se lo manteniamo povero e vuoto delle cose materiali lo potremo riempire della presenza di Dio; Lui ci renderà veramente ricchi.
XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
MONIZIONE AMBIENTALE
Il lezionario di questa domenica ci ricorda che il limite maggiore di tutte le cose umane e della stessa umanità è quello di essere finite, relative, vuote, vane. Oggi più che mai siamo attratti proprio da quelle cose e ne facciamo lo scopo della nostra esistenza, costruendoci degli idoli che non potranno che deluderci. Pertanto si rivela necessario, anzi indispensabile ricomporre una più autentica scala di valori che orienti la nostra vita verso l’unica cosa che può innalzarci, renderci veramente liberi e donarci l’eternità.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Tutto il libro del Qoèlet afferma che le cose terrene sono inconsistenti, sfumano in un attimo e risulta vano affidarsi a loro.
Ogni realtà è intrisa di inquietudine e di affanno e può portare solo alla sofferenza.
Perché cercare sostegno nelle cose che in realtà sono destinate a scomparire invece che affidarsi a Colui che non passa, che resiste nella mutevolezza delle creature terrene?
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Secondo san Paolo siamo già partecipi della Risurrezione, questa realtà sarà manifestata pienamente nella gloria. Seguendo Cristo dobbiamo togliere dal nostro orizzonte tutto quello che è terreno, che assume i vari aspetti del peccato, quello che l’apostolo chiama “ l’uomo vecchio”.
MONIZIONE AL VANGELO
Gesù ci insegna che non bisogna accumulare tesori terreni per sé dimenticando che la vera ricchezza che ha valore e che resiste è quella che si acquista davanti a Dio.
La vera povertà e la vera ricchezza risiedono nel cuore, solo se lo manteniamo povero e vuoto delle cose materiali lo potremo riempire della presenza di Dio; Lui ci renderà veramente ricchi.