1-Chiesa Parrocchiale Santa Maria della Speranza-Olmo-Perugia-(Anno 2009)

VIA DON DARIO PASQUINI-OLMO-PERUGIA-SS.MESSE:GIORNI FERIALI ORE 18.00-DOMENICA ORE 9.00-11.00 -PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

2-Chiesa Parrocchiale San Pietro Apostolo-Chiugiana-Perugia - (Anno-1602)

VIA FLEMING-CHIUGIANA-PERUGIA-IN QUESTO PERIODO NON CI SONO MESSE LA DOMENICA-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

3-Chiesa Parrocchiale di San Martino-Fontana-Perugia - (Anno-1163)

STRADA FONTANA-LA TRINITA'-CORCIANO-PG-Non Viene Celebrata la S.Messa-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

4-Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista-Olmo-Perugia-(Anno-)

Non Viene Celebrata la S.Messa- PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

5-Chiesetta della Trinità-Colle della Trinità-Perugia-(Anno-1300)

VIA DELLE ROSE-LOC.FONTANA-CORCIANO-PG-Non Viene Celebrata la S.Messa-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

lunedì 30 agosto 2010

MONTEMELINO-PERUGIA

Santuario Diocesano "Madonna di Lourdes"-Montemelino (PG)



domenica 29 agosto 2010

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
29 Agosto 2010


MONIZIONE AMBIENTALE

L’umiltà è la regola per la partecipazione alla mensa del Regno. Come il Maestro, anche il discepolo sceglie l’ultimo posto perché anche lui è venuto non per essere servito ma per servire. La vera grandezza dell’uomo non si misura con i gradi segnati sulle spalline né con i titoli nobiliari o accademici, né con la condizione sociale, ma con la ricchezza interiore ed umana, cioè con la capacità di amare e con la mente saggia, come dice la Sacra Scrittura.
L’umiltà non è masochismo ma è la giusta conoscenza di sé per occupare il proprio posto nel mosaico della storia offrendo il proprio contributo alla realizzazione del progetto di Dio per l’umanità.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

I consigli del libro del Siracide sono sempre attuali e necessari. Riguardano la modestia, l’umiltà, la meditazione della Parola di Dio, l’elemosina; un corredo di virtù che rende graditi a Dio e che regola ogni relazione umana.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Grazie a Cristo noi abbiamo ormai accesso a Dio e al luogo degli angeli e dei santi. Non entriamo più nel mondo dei simboli, come nell’Antico Testamento, ma nel mondo della realtà, della santità di Dio, della grazia.
Certo usiamo ancora dei Segni Sacramentali, ma questi ci rendono già partecipi della vita divina.

MONIZIONE AL VANGELO

Gesù in questa breve parabola offre una regola per l’ingresso nel suo Regno, la semplicità, l’umiltà, il rispetto della giustizia, sono le condizioni ideali; l’arrivismo, l’orgoglio, l’autosufficienza sono condizioni che lo ostacolano. Gesù insegna poi la gratuità nel fare il bene, l’esclusione dei calcoli sui vantaggi che ne possono derivare; diversamente sarebbe un dare con lo scopo di ricevere, uno scambio, non un gesto d’amore.

sabato 28 agosto 2010

Settimanale UNO E TRINO del 29 Agosto 2010 N° 35









giovedì 26 agosto 2010

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (Anno C)

LA LITURGIA DEL GIORNO
29 Agosto 2010





















Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso


Abbi pietà di me, Signore,
perché ti invoco tutto il giorno:
tu sei buono e pronto al perdono,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)

Colletta

O Dio, nostro Padre,
unica fonte di ogni dono perfetto,
suscita in noi l’amore per te
e ravviva la nostra fede,
perché si sviluppi in noi il germe del bene
e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Sir 3,19-21.30-31)

Fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore.
Dal libro del Siràcide

Figlio, compi le tue opere con mitezza,
e sarai amato più di un uomo generoso.
Quanto più sei grande, tanto più fatti umile,
e troverai grazia davanti al Signore.
Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi,
ma ai miti Dio rivela i suoi segreti.
Perché grande è la potenza del Signore,
e dagli umili egli è glorificato.
Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio,
perché in lui è radicata la pianta del male.
Il cuore sapiente medita le parabole,
un orecchio attento è quanto desidera il saggio.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 67)

Rit: Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.

I giusti si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome.

Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.

Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta eredità tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontà,
hai reso sicura per il povero, o Dio.

SECONDA LETTURA (Eb 12,18-19.22-24)

Vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente.
Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola.
Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 11,29)

Alleluia, alleluia.
Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Alleluia.

VANGELO (Lc 14,1.7-14)
Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.

+ Dal Vangelo secondo Luca
Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Per essere cristiani autentici non basta essere di buona educazione religiosa. Occorre convertirsi ed acquisire una coscienza seria e serena del proprio peccato.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, Signore.

1. Perché la saggezza ci preservi dalle tentazioni della ricerca esasperata del successo e dalla lotta per il potere ad ogni costo. Preghiamo.

2. Perché le comunità cristiane, sull’esempio del loro unico maestro, prediligano sempre «poveri, storpi, zoppi e ciechi». Preghiamo.

3. Perché la nostra umiltà nasca sempre dall’amore per ciò che siamo e ciò che possiamo diventare con l’aiuto di Dio. Preghiamo.

4. Perché impariamo ad occupare anche l’ultimo posto col cuore sereno e la mente libera. Preghiamo.

O Padre, la tua grandezza si è manifestata nella scelta degli ultimi. Aiutaci a capire che ogni capacità comporta una responsabilità verso noi stessi e verso i fratelli più fragili. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo,
e compi in noi con la potenza del tuo Spirito
la redenzione che si attua nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione

Quant’è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20)

Preghiera dopo la comunione

O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore
e ci spinga a servirti nei nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.

sabato 21 agosto 2010

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
22 Agosto 2010

MONIZIONE AMBIENTALE

Salvarci, conquistare la vita Eterna, sedere alla mensa del Signore, deve essere lo scopo della vita, perlomeno lo scopo della vita di ogni cristiano.

È questo il grande progetto di Dio per tutta l’umanità.
Non esiste nessun lasciapassare speciale che possa favorire qualcuno al posto di altri.
L’unica ricetta è quella che ci ha insegnato e consegnato Gesù Cristo: l’Amore, quello gratuito, quello incondizionato, quello donato, quello della Croce. È proprio della Croce perché deve andare con la stessa intensità in due direzioni, verso Dio e verso i fratelli.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

La salvezza è per tutti i popoli. Gli ebrei non sono che i primi ad essere stati chiamati; ma poi tutti, senza esclusione di nessuno, hanno ricevuto lo stesso invito a seguire l’unico Signore.
Infatti la salvezza non è merito, ma Grazia che viene solo da Dio.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

L’Autore della lettera agli Ebrei spiega il senso della sofferenza umana.
Allora come ora, grazie alla passione e morte di Cristo, la sofferenza si deve considerare come un grande segno d’amore. Non dobbiamo lasciarci abbattere dalla tristezza senza speranza e dall’angoscia, dobbiamo cogliere il frutto di pace e di giustizia che ogni pena ci da.

MONIZIONE AL VANGELO

Sedere alla mensa del Signore per l’eternità è il desiderio di tutti; per ottenere questo oggi nel Vangelo Cristo ci dice che non basta aver conosciuto Lui, averlo ascoltato, aver fatto con lui Comunione, bisogna passare per la porta stretta, che vuol dire che l’amore, oltre che verticale, cioè per Dio, deve essere orizzontale, cioè per i fratelli. Senza questo, a quella mensa, tanti ci precederanno

Settimanale UNO E TRINO del 22 Agosto 2010 n° 34




































































venerdì 20 agosto 2010

XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

LA LITURGIA DEL GIORNO



Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso

Tendi l’orecchio, Signore, rispondimi:
mio Dio, salva il tuo servo che confida in te:
abbi pietà di me, Signore;
tutto il giorno a te io levo il mio grido. (Sal 86,1-3)

Colletta

O Dio,
che unisci in un solo volere le menti dei fedeli,
concedi al tuo popolo
di amare ciò che comandi
e desiderare ciò che prometti,
perché fra le vicende del mondo
là siano fissi i nostri cuori
dove è la vera gioia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...




PRIMA LETTURA (Is 66,18-21)
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti.

Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:
«Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria.
Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti.
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme – dice il Signore –, come i figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri nel tempio del Signore.
Anche tra loro mi prenderò sacerdoti levìti, dice il Signore».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 116)
Rit: Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.

Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.

SECONDA LETTURA (Eb 12,5-7.11-13)
Il Signore corregge colui che egli ama.

Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli:
«Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore
e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui;
perché il Signore corregge colui che egli ama
e percuote chiunque riconosce come figlio».
È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.
Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 14,6)

Alleluia, alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore;
nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.

VANGELO (Lc 13,22-30)
Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.
Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Gesù ci chiede di vivere la vita come un costante impegno nell’obbedienza al suo Vangelo. Questo radicalità può sorgere solo da una sincera conversione alla sua Parola.

Preghiamo insieme e diciamo: Salvaci, Signore.

1. Perché la Chiesa sia fedele alla missione che le hai affidato di annunciare a tutti il Vangelo della misericordia. Preghiamo.

2. Perché la grandezza del tuo amore vinca l’incapacità degli uomini di perdonarsi reciprocamente. Preghiamo.

3. Perché nelle prove della vita non disperiamo mai della tua provvidenza. Preghiamo.

4. Perché la nostra vita non sia contraddittoria con la testimonianza del Vangelo, ma diventi continuo impegno perché tutti siano salvati nell’amore fraterno. Preghiamo.

O Padre, aiutaci ad aprire il cuore alla tua misericordia e ad avere fiducia nella tua promessa. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

O Padre, che ti sei acquistato una moltitudine di figli
con l’unico e perfetto sacrificio del Cristo,
concedi sempre alla tua Chiesa
il dono dell’unità e della pace.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione

Con il frutto delle tue opere sazi la terra, o Signore,
e trai dai campi il pane e il vino che allietano il cuore dell’uomo.(Sal 104,13-15)

Preghiera dopo la comunione


Porta a compimento, Signore,
l’opera redentrice della tua misericordia
e perché possiamo conformarci in tutto
alla tua volontà,
rendici forti e generosi nel tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.

sabato 14 agosto 2010

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

15 Agosto 2010

ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA


MONIZIONE AMBIENTALE

La madre di Cristo è oggi assunta in cielo, tutto il suo essere appare redento e glorificato; la sua comunione e conformità a Gesù è totale.
Maria è immagine della Chiesa, seguiamo il suo esempio per accogliere il progetto che Dio ha voluto per ogni creatura.
Per noi che siamo ancora pellegrini sulla terra l’assunzione di Maria, che è anche madre nostra, è segno di consolazione e di sicura speranza.
La Dormizione e l’Assunzione di Maria, in Oriente e in Occidente, sono tra le più antiche feste mariane. Questa forte e costante testimonianza liturgica fu accolta dalla Chiesa e solennemente proclamata con la definizione dommatica di Pio XII nel 1950.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

L’Apocalisse colloca Maria nel Santuario celeste, la presenta come la donna vestita di sole che partorisce un figlio, insidiato dalle forze del male, rappresentate da un drago.
È la parabola della Chiesa che, dietro Lei, rivive il cammino nel deserto, sostenuta dalla potenza e dalla regalità di Cristo.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Gesù è risorto per primo, a Lui e come Lui, seguiranno quelli che in Lui hanno creduto e da Lui hanno ricevuto la Vita.
Tra tutti questi la prima è Maria che di Cristo è la madre.

MONIZIONE  AL VANGELO

La festa di oggi che in fondo ci fa capire che Dio è presente e opera nell’umanità, cominciando da Maria, ci insegna anche quale dovrebbe essere la nostra risposta alla Sua proposta di salvezza: la stessa che ha dato Maria. Il canto che Lei intona, il Magnificat, è la grande lode di adorazione e di ringraziamento per le Grandi Cose che il Signore ha fatto per noi, iniziando da Maria.

giovedì 12 agosto 2010

ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA (Messa del Giorno)

LA LITURGIA DEL GIORNO



















Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso

Un segno grandioso apparve nel cielo:
una donna ammantata di sole,
con la luna sotto i suoi piedi
e sul capo una corona di dodici stelle. (Ap 12,1)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno,
che hai innalzato alla gloria del cielo in corpo e anima
l’immacolata Vergine Maria, madre di Cristo tuo Figlio,
fa’ che viviamo in questo mondo
costantemente rivolti ai beni eterni,
per condividere la sua stessa gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ap 11,19; 12,1-6.10)
Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 44)
Rit: Risplende la regina, Signore, alla tua destra.

Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.

Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.

SECONDA LETTURA (1Cor 15,20-26)
Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.
Parola di Dio

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.
Maria è assunta in cielo;
esultano le schiere degli angeli.
Alleluia.

VANGELO (Lc 1,39-56)
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:

«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Maria, madre della Chiesa, assunta in cielo, è per noi modello di vita. Chiediamo a Dio Padre di sostenerci lungo il cammino verso la meta celeste a cui lei è giunta nella gloria.

Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Per la Chiesa, che come Maria cammina nella storia tra consolazioni e sofferenze, perché sappia confidare sempre in Dio e discernere la sua volontà nei segni dei tempi. Preghiamo.

2. Perché gli uomini attraversino il grande viaggio della vita avendo sempre presente la meta, che è la risurrezione e la vita eterna nella comunione beata con Dio. Preghiamo.

3. Perché sappiamo riconoscere la dignità del corpo umano, spesso disprezzato o profanato, riconoscendolo dono di Dio e tempio dello Spirito. Preghiamo.

4. Per tutte le donne, perché in Maria vedano un modello di vita cristiana, riconoscano in lei le virtù dell’umiltà, della pazienza, dell’amore gratuito e generoso. Preghiamo.

5. Perché le situazioni umane, come canta Maria, siano toccate dal dito provvidente di Dio e rovesciate a favore di chi soffre ed è umiliato. Preghiamo.

O Padre, contemplando il mistero di Maria, associata in corpo e anima al trionfo di Cristo salvatore, ci sentiamo famiglia, ci sentiamo figli che chiedono il tuo aiuto, sicuri che le nostre suppliche saranno ascoltate e accolte. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.


Preghiera sulle offerte

Salga a te, Signore,
il sacrificio che la Chiesa ti offre
nella festa di Maria Vergine assunta in cielo,
e per sua intercessione i nostri cuori,
ardenti del tuo amore,
aspirino continuamente a te.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
Maria icona della Chiesa pellegrinante.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Oggi la Vergine Maria,
madre di Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,
è stata assunta nella gloria del cielo.
In lei, primizia e immagine della Chiesa,
hai rivelato il compimento del mistero di salvezza
e hai fatto risplendere per il tuo popolo,
pellegrino sulla terra,
un segno di consolazione e di sicura speranza.
Tu non hai voluto
che conoscesse la corruzione del sepolcro
colei che ha generato il Signore della vita.
E noi, uniti agli angeli e ai santi,
cantiamo con gioia
l’inno della tua lode: Santo...

Antifona di comunione

Tutte le generazioni mi chiameranno beata,
perché grandi cose
ha fatto in me l’Onnipotente. (Lc 1,48-49)

Preghiera dopo la comunione

O Dio, che in questo sacrificio eucaristico
ci hai resi partecipi della tua salvezza,
fa’ che per l’intercessione della Vergine Maria
assunta in cielo
giungiamo alla gloria della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.

sabato 7 agosto 2010

XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

8 AGOSTO 2010
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde



Antifona d'ingresso


Sii fedele, Signore, alla tua alleanza,
non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri.
Sorgi, Signore, difendi la tua causa,
non dimenticare le suppliche di coloro che t’invocano. (Sal 74,20.19.22.23)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno,
che ci dai il privilegio di chiamarti Padre,
fa’ crescere in noi lo spirito di figli adottivi,
perché possiamo entrare
nell’eredità che ci hai promesso.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Sap 18,6-9)
Come punisti gli avversari, così glorificasti noi, chiamandoci a te.

Dal libro della Sapienza
La notte [della liberazione] fu preannunciata ai nostri padri,
perché avessero coraggio,
sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltà.
Il tuo popolo infatti era in attesa
della salvezza dei giusti, della rovina dei nemici.
Difatti come punisti gli avversari,
così glorificasti noi, chiamandoci a te.
I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto
e si imposero, concordi, questa legge divina:
di condividere allo stesso modo successi e pericoli,
intonando subito le sacre lodi dei padri.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 32)
Rit: Beato il popolo scelto dal Signore.

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo.

SECONDA LETTURA (Eb 11,1-2.8-19)
Aspettava la città il cui architetto e costruttore è Dio stesso.

Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.
Per fede, egli soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso.
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell’età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.
Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sulla terra. Chi parla così, mostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto la possibilità di ritornarvi; ora invece essi aspirano a una patria migliore, cioè a quella celeste. Per questo Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una città.
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua discendenza». Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.
Parola di Dio.

Canto al Vangelo (Mt 24,42-44)

Alleluia, alleluia.
Vegliate e tenetevi pronti,
perché, nell’ora che non immaginate,
viene il Figlio dell’uomo.
Alleluia.

VANGELO (Lc 12,32-48)
Anche voi tenetevi pronti.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.
Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?».
Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Parola del Signore.

Preghiera dei fedeli
Gesù ci chiede di rimanere sempre vigili, ma di non perdere nell’attesa la nostra serenità e la nostra fiducia.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, rendici pronti per il tuo amore.

1. Perché la nostra fede sia simile ad una roccia, a volte incapace di dare risposte ma sempre ferma e irremovibile. Preghiamo.

2. Perché dove il futuro è oscuro non smetta mai di risplendere la tua luce. Preghiamo.

3. Perché la precarietà in cui viviamo, e che molti soffrono, sia resa finalmente stabile da una società costruita sulla giustizia e sulla speranza e dalla collaborazione sincera tra fratelli. Preghiamo.

O Padre, la tentazione di reagire alle iniquità del mondo con la disonestà e la violenza è grande. Aiutaci a contrastare l’azione del male nella Storia con armi diverse dalle sue, seguendo il cammino di Gesù, mite ed umile di cuore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Accogli con bontà, Signore, questi doni
che tu stesso hai posto nelle mani della tua Chiesa,
e con la tua potenza trasformali per noi
in sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione

Gerusalemme, loda il Signore,
egli ti sazia con fiore di frumento. (Sal 147,12.14)

Preghiera dopo la comunione

La partecipazione a questi sacramenti
salvi il tuo popolo, Signore,
e lo confermi nella luce della tua verità.
Per Cristo nostro Signore.

martedì 3 agosto 2010

10 AGOSTO 2010

SOLENNITA' DI SAN LORENZO
BASILICA CATTEDRALE DI PERUGIA
Diacono e martire-Titolare della Cattedrale

LUNEDI 9 AGOSTO
        ore 18.00      Primi Vespri presieduti da S.E. mons.Gualtiero Bassetti
                             Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.

MARTEDI 10 AGOSTO
        ore 8.30        Santa Messa
        ore 10.00      Santa Messa
        ore 11.30      Solenne Pontificale presieduto da S.E. mons.Gualtiero Bassetti
                             Sono invitati tutti i diaconi della Diocesi e i sacerdoti stranieri
                             presenti a Perugia.

        ore 18.00      Secondi Vespri e Santa Messa presieduta da mons.
                             Fausto Sciurpa Presidente del Capitolo di San Lorenzo

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