1-Chiesa Parrocchiale Santa Maria della Speranza-Olmo-Perugia-(Anno 2009)

VIA DON DARIO PASQUINI-OLMO-PERUGIA-SS.MESSE:GIORNI FERIALI ORE 18.00-DOMENICA ORE 9.00-11.00 -PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

2-Chiesa Parrocchiale San Pietro Apostolo-Chiugiana-Perugia - (Anno-1602)

VIA FLEMING-CHIUGIANA-PERUGIA-IN QUESTO PERIODO NON CI SONO MESSE LA DOMENICA-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

3-Chiesa Parrocchiale di San Martino-Fontana-Perugia - (Anno-1163)

STRADA FONTANA-LA TRINITA'-CORCIANO-PG-Non Viene Celebrata la S.Messa-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

4-Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista-Olmo-Perugia-(Anno-)

Non Viene Celebrata la S.Messa- PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

5-Chiesetta della Trinità-Colle della Trinità-Perugia-(Anno-1300)

VIA DELLE ROSE-LOC.FONTANA-CORCIANO-PG-Non Viene Celebrata la S.Messa-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

venerdì 26 novembre 2010

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

PRIMA DOMENICA DI AVVENTO ANNO A


MONIZIONE AMBIENTALE

Con l’avvento la chiesa inizia il nuovo anno liturgico e ci prepara ad incontrare quel Signore che è venuto a Betlemme nell’umiltà della carne e che continua a venire nella nostra vita di ogni giorno, continua a bussare alla nostra porta, continua ad invitarci alla sua mensa.
Ma il Signore è anche il giudice che ritornerà, quando il tempo per noi sarà concluso con la morte, quando la storia sarà terminata, quando anche il cammino della chiesa avrà compiuto il suo percorso.

Riti di accoglienza

Accensione del cero: preghiera, incenso, canto. (si omette l’atto penitenziale)

PREGHIERA

Signore Gesù, vieni a visitare la Tua Chiesa, vieni a visitare questa assemblea, vieni a visitare l’ umanità intera, vieni a visitare le nostre famiglie: accendi nel cuore di ognuno di noi una santa inquietudine che ci spinga a cercarTi, una grande nostalgia che ci spinga a desiderarTi, una preghiera più viva che ci permetta di incontrarTi.
Questo primo cero dell’ Avvento che ora accendiamo esprime il nostro desiderio di Te, Signore, e il nostro impegno per una giustizia sociale animata dalla carità.
Ci sostenga nel santo proposito la Vergine Tua Madre che soprattutto in questo tempo risplende davanti a noi come la Vergine operosa nella carità.
Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.


Colletta

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Il profeta Isaia che ci accompagnerà per tutto l’avvento, ci presenta i popoli che camminano verso il monte del Signore per ascoltare la sua Parola.
L’ascolto, l’accoglienza e la fedeltà a questa Parola producono ancora oggi la pace universale.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

San Paolo scrivendo ai cristiani di Roma, esorta tutti noi a svegliarci dal sonno. Si riferisce al sonno della pigrizia e più ancora al sonno del peccato, paragonato alla notte e alle sue tenebre. Rivestirsi di Gesù Cristo significa ritrovare nella propria vita la Grazia di Dio.

MONIZIONE AL VANGELO

La nostra vita è nelle mani del Signore, solo Lui ha un progetto di salvezza per tutti
Noi. Non facciamo quindi troppi calcoli sul nostro domani, sarebbe imprudente.
Solo preparandoci all’incontro di ogni giorno con Lui saremo pronti per l’incontro
definitivo, quello che dura tutta l’eternità.

I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO A)

LA LITURGIA DEL GIORNO
28 Novembre 2010

























Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso

A te, Signore, elevo l’anima mia,
Dio mio, in te confido: che io non sia confuso.
Non trionfino su di me i miei nemici.
Chiunque spera in te non resti deluso. (Sal 25,1-3)

Non si dice il Gloria.

Colletta

O Dio, nostro Padre,
suscita in noi la volontà di andare incontro
con le buone opere al tuo Cristo che viene,
perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria
a possedere il regno dei cieli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Is 2,1-5)
Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.

Dal libro del profeta Isaìa
Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 121)
Rit: Andiamo con gioia incontro al Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, GerusaleÈ là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi
Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.

SECONDA LETTURA (Rm 13,11-14a)
La nostra salvezza è più vicina.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Sal 84,8)

Alleluia, alleluia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Alleluia.

VANGELO (Mt 24,37-44)
Vegliate, per essere pronti al suo arrivo.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

All’inizio di questo nuovo anno liturgico chiediamo al Signore di renderci attenti e disponibili alla sua parola affinché possiamo essere pronti ad accoglierlo quando irromperà nella nostra vita.

Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Per la santa Chiesa di Dio, perché sappia essere custode ed amplificatrice della parola e del progetto d’amore di Dio nel mondo. Preghiamo.

2. Perché gli uomini sappiano valorizzare il tempo, senza inseguirlo cercando di riempirlo di cose, quanto piuttosto "abitandolo", vivendo come eventi di salvezza le situazioni in cui sono immersi. Preghiamo.

3. Per coloro che sono "prigionieri" della civiltà che cattura le menti e i cuori proponendo come scopo del vivere le illusioni fugaci del piacere, della ricchezza, del potere. Preghiamo.

4. Perché ogni uomo e ogni donna sappiano riscoprire l’autenticità di una fede vissuta, anelando così all’incontro con il Signore risorto, atteso come salvatore della vita. Preghiamo.

5. Per la nostra comunità, perché sappiamo esprimere la nostra vigilanza nell’attesa del Signore con una preghiera pura ed una comunione profonda e sincera. Preghiamo.

O Padre, ascolta le nostre preghiere. Ravviva in noi il desiderio di incontrarci con tuo figlio Gesù, per ricevere da lui un solido orientamento nella fede e l’impulso a operare nella carità. Te lo chiediamo proprio in nome di Gesù Cristo, nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Accogli, Signore, il pane e il vino,
dono della tua benevolenza,
e fa’ che l’umile espressione della nostra fede
sia per noi pegno di salvezza eterna.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELL’AVVENTO I
La duplice venuta del Cristo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Al suo primo avvento
nell’umiltà della nostra natura umana
egli portò a compimento la promessa antica,
e ci aprì la via dell’eterna salvezza.
Verrà di nuovo nello splendore della gloria,
e ci chiamerà a possedere il regno promesso
che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa.
E noi, uniti agli Angeli e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con gioia l’inno della tua lode: Santo...

Antifona di comunione

Il Signore elargirà il suo bene
e la nostra terra produrrà il suo frutto. (Sal 85,13)

Preghiera dopo la comunione
La partecipazione a questo sacramento,
che a noi pellegrini sulla terra
rivela il senso cristiano della vita,
ci sostenga, Signore, nel nostro cammino
e ci guidi ai beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.

martedì 23 novembre 2010

VEGLIA DI PREGHIERA

sabato 20 novembre 2010

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

 NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO RE DELL’UNIVERSO

MONIZIONE AMBIENTALE


Gesù è il re dell’universo, l’origine della sua regalità non è la potenza e la forza, ma il sacrificio della croce. La sua risurrezione poi compie, esalta, dimostra tutto il suo essere RE.
Oggi nelle tormentate vicende della storia umana, il regno di pace e di amore del Signore non si avverte, sembra persino che non ci sia. In realtà è presente, si può vedere nelle persone che vivendo nella giustizia e nella carità si rendono disponibili verso gli altri, in quelle persone che hanno compreso che servire è regnare, in quelle persone che hanno messo e mettono ogni giorno Cristo al centro del loro universo.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Davide è unto, consacrato re sopra Israele, una regalità, la sua, non priva di ambiguità e di infedeltà. Davide è l’anticipazione, la profezia di un re puro e fedele, un pastore perfetto che sarebbe venuto mille anni dopo di lui.Gesù Cristo, il Messia è venuto a regnare sul trono di Davide suo padre con una regalità senza fine.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Gesù è il primo rispetto a tutti gli altri esseri, è il modello di tutti. Per mezzo e in vista di lui tutto fu progettato e creato. È il primo dei risorti. Tutti i valori si racchiudono a convergono in lui e in lui tutto si riconcilia con Dio. Questa descrizione di Cristo che ci fa l’apostolo Paolo, non è altro che la descrizione del concetto di regalità che celebriamo oggi.

MONIZIONE AL VANGELO

Sulla croce Gesù appare senza potere e senza gloria, un vinto, un oggetto di derisione per la sua pretesa di esser re, che poi va a finire così male.
Ma un malfattore crocifisso con lui, sa riconoscere, sotto l’immagine dell’uomo sconfitto e prossimo a morire, un innocente, uno che non ha fatto nulla di male, e, affidandosi e raccomandandosi a lui, lo riconosce anche per quello che è veramente: il vero RE.

venerdì 19 novembre 2010

XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

     Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo




















Grado della Celebrazione: SOLENNITA'

Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso

L’Agnello immolato
è degno di ricevere potenza e ricchezza
e sapienza e forza e onore:
a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno. (Ap 5,12; 1,6)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno,
che hai voluto rinnovare tutte le cose
in Cristo tuo Figlio, Re dell’universo,
fa’ che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato,
ti serva e ti lodi senza fine.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Sam 5,1-3)

Unsero Davide re d’Israele.
Dal secondo libro di Samuèle
In quei giorni, vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”».
Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 121)

Rit: Andremo con gioia alla casa del Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!

È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.

SECONDA LETTURA (Col 1,12-20)
Ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési
Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile,
primogenito di tutta la creazione,
perché in lui furono create tutte le cose
nei cieli e sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio,
primogenito di quelli che risorgono dai morti,
perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio
che abiti in lui tutta la pienezza
e che per mezzo di lui e in vista di lui
siano riconciliate tutte le cose,
avendo pacificato con il sangue della sua croce
sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mc 11,9.10)

Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.

VANGELO (Lc 23,35-43)
Signore, ricordarti di me quando entrerai nel tuo regno.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

La bellezza e la gloria di Dio non si sono manifestate ai potenti di questo mondo. Sono i poveri e i sofferenti, siamo noi nella nostra condizione di peccatori che possiamo riconoscere in Gesù Cristo il Signore dell’universo.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore, nel tuo regno ricordati di noi.

1. Perché i potenti della terra ricordino sempre che i popoli che guidano non sono loro proprietà, ma sono affidati alla loro responsabilità. Preghiamo.

2. Perché sappiamo riconoscere nella storia il dispiegarsi del tuo progetto di salvezza. Preghiamo.

3. Perché la ricerca del senso della nostra vita parta sempre dalla consapevolezza del tuo amore. Preghiamo.

4. Perché abbiamo sempre la forza di riconoscerti nel nostro fratello sofferente. Preghiamo.

O Padre, tante cose si impongono per essere al centro del nostro mondo. Fa’ che nell’incertezza di questa vita terrena sappiamo sempre riconoscere in te il nostro re e Signore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Accetta, o Padre,
questo sacrificio di riconciliazione,
e per i meriti del Cristo tuo Figlio
concedi a tutti i popoli il dono dell’unità e della pace.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO

Cristo sacerdote e re dell’universo.
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Tu con olio di esultanza
hai consacrato Sacerdote eterno
e Re dell’universo il tuo unico Figlio,
Gesù Cristo nostro Signore.
Egli, sacrificando se stesso
immacolata vittima di pace sull’altare della Croce,
operò il mistero dell’umana redenzione;
assoggettate al suo potere tutte le creature,
offrì alla tua maestà infinita
il regno eterno e universale:
regno di verità e di vita,
regno di santità e di grazia,
regno di giustizia, di amore e di pace...
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo...

Antifona di comunione

Re in eterno siede il Signore:
benedirà il suo popolo nella pace. (Sal 29,10-11)

Preghiera dopo la comunione

O Dio, nostro Padre, che ci hai nutriti
con il pane della vita immortale,
fa’ che obbediamo con gioia a Cristo, Re dell’universo,
per vivere senza fine con lui nel suo regno glorioso.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

lunedì 15 novembre 2010

Settimanale UNO E TRINO N°46 del 14 Novembre 2010




domenica 14 novembre 2010

sabato 13 novembre 2010

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

LA LITURGIA DEL GIORNO



Grado della Celebrazione: DOMENICA

Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso

Dice il Signore:
“Io ho progetti di pace e non si sventura;
voi mi invocherete e io vi esaudirò,
e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi”. (Ger 29,11.12.14)

Colletta

Il tuo aiuto, Signore,
ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene,
possiamo avere felicità piena e duratura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ml 3,19-20)

Sorgerà per voi il sole di giustizia.

Dal libro del profeta Malachìa
Ecco: sta per venire il giorno rovente come un forno.
Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio.
Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 97)

Rit: Il Signore giudicherà il mondo con giustizia.

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.

Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne
davanti al Signore che viene a giudicare la terra.
Giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine.

SECONDA LETTURA (2Ts 3,7-12)
Chi non vuole lavorare, neppure mangi.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi.
Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. E infatti quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi non vuole lavorare, neppure mangi.
Sentiamo infatti che alcuni fra voi vivono una vita disordinata, senza fare nulla e sempre in agitazione. A questi tali, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, ordiniamo di guadagnarsi il pane lavorando con tranquillità.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 21,28)
Alleluia, alleluia.
Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.

VANGELO (Lc 21,5-19)
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Il Signore ci ricorda sempre che la nostra quotidianità non è mai sprecata se la viviamo come un servizio a lui e agli altri.

Preghiamo insieme e diciamo: Conservaci sereni nella tua giustizia.

1. Perché conserviamo il desiderio di un mondo migliore. Preghiamo.

2. Perché riconosciamo che quanto c’è di buono nel mondo è segno della tua presenza. Preghiamo.

3. Perché venga concesso ad ogni uomo di guadagnare il proprio pane lavorando, mantenendo la propria dignità e non cedendo alla disperazione. Preghiamo.

4. Perché le distrazioni e le difficoltà non ci impediscano di commuoverci per la tua giustizia. Preghiamo.

O Padre, l’invidia verso i superbi a volte supera la coscienza del tuo amore. Aiutaci a sentire che non c’è nulla di svilente in una vita semplice. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Quest’offerta che ti presentiamo, Dio onnipotente,
ci ottenga la grazia di servirti fedelmente
e ci prepari il frutto di un’eternità beata.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione

Il mio bene è stare vicino a Dio,
nel Signore Dio riporre la mia speranza. (Sal 73,28)

Preghiera dopo la comunione


O Padre, che ci hai nutriti con questo sacramento,
ascolta la nostra umile preghiera:
il memoriale, che Cristo tuo Figlio
ci ha comandato di celebrare,
ci edifichi sempre nel vincolo del tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Anno C-14 Novembre 2010

Monizione Ambientale
L’anno liturgico sta avvicinandosi alla sua conclusione, le letture bibliche di queste ultime settimane sono popolate di simboli che hanno la funzione di esaltare l’attesa non tanto della fine, quanto piuttosto di un nuovo inizio.
La fine dell’anno ci rimanda alla fine della vita, e ancor più alla fine della storia e del mondo.
Cristo con il suo messaggio è venuto a proporci non la fine di qualcosa, ma l’inaugurazione di un Regno divino che redime e dona immortalità alla storia umana.
Gesù ci invita a non pensare alla fine della nostra vita, ma al fine, allo scopo per cui va vissuta impegnandosi ogni giorno coma se fosse l’ultimo.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

La venuta del Signore come giudice è paragonata dal profeta ad un giorno rovente come un forno che distrugge tutto quello che è male e che non vale ed è castigo per gli ingiusti. La gioia e la giustizia saranno solo per quelli che hanno vissuto lodando e onorando Dio.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

L’apostolo Paolo ricorda alle sue comunità e a tutti noi che va bene aspettare il Signore, ma l’attesa cristiana non è pigrizia e disfacimento, è attività, impegno e operosità costante.

MONIZIONE AL VANGELO

Il tempo in cui noi ci presenteremo davanti al Signore a rendere conto della nostra vita è da sempre avvolto nel mistero, sia per il momento, sia per il modo in cui si manifesterà.
Gesù dice di non preoccuparci, sarà lui a darci parola e sapienza per affrontare ogni problema, in modo che nulla di ciò che facciamo andrà perduto. Perseverando nella fede salveremo la nostra vita.

venerdì 12 novembre 2010

domenica 7 novembre 2010

Settimanale UNO E TRINO n°45 del 7 Novembre 2010




sabato 6 novembre 2010

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Grado della Celebrazione: DOMENICA-
Colore liturgico: Verde-
























Antifona d'ingresso-
La mia preghiera giunga fino a te;
tendi, o Signore, l’orecchio alla mia preghiera. (Sal 88,3)

Colletta
Dio grande e misericordioso,
allontana ogni ostacolo
nel nostro cammino verso di te,
perché, nella serenità del corpo e dello spirito,
possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (2Mac 7,1-2.9-14)
Il re dell’universo ci risusciterà a vita nuova ed eterna.
Dal secondo libro dei Maccabèi
In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri».
[E il secondo,] giunto all’ultimo respiro, disse: «Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dell’universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna».
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: «Dal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perché da lui spero di riaverle di nuovo». Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: «È preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarà davvero risurrezione per la vita».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 16)
Rit: Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.
Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.

Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.

Custodiscimi come pupilla degli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.

SECONDA LETTURA (2Ts 2,16-3,5)
Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo è anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non è di tutti. Ma il Signore è fedele: egli vi confermerà e vi custodirà dal Maligno.
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo già lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori all’amore di Dio e alla pazienza di Cristo.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Ap 1,5.6)
Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo è il primogenito dei morti:
a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.
Alleluia.

VANGELO (Lc 20,27-38)
Dio non è dei morti, ma dei viventi.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Parola del Signore.

Preghiera dei fedeli
Apriamo il nostro cuore alla speranza nella pienezza della vita dopo e oltre la morte.
Preghiamo insieme e diciamo: Dio dei viventi, ascoltaci.

1. Perché non ci spaventi la testimonianza anche faticosa della nostra fede. Preghiamo.
2. Perché la malvagità che affligge il mondo non ci impedisca di credere nella solidità della giustizia. Preghiamo.
3. Perché Dio ci sappia mantenere fedeli ai fratelli così come lui lo è con noi. Preghiamo.
4. Perché sappiamo riconoscere, all’interno della travagliata storia dell’uomo, i segni di un progetto più alto. Preghiamo.

O Padre, la sensazione di sprecare la vita ci fa temere la morte. Aiutaci ad avere una speranza solida nel futuro per vivere bene il presente. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Volgi il tuo sguardo, o Padre,
alle offerte della tua Chiesa,
e fa’ che partecipiamo con fede
alla passione gloriosa del tuo Figlio,
che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione
Il Signore è mio pastore, non manco di nulla;
in pascoli di erbe fresche mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce. (Sal 23,1-2)

Preghiera dopo la comunione
Ti ringraziamo dei tuoi doni, o Padre;
la forza dello Spirito Santo,
che ci hai comunicato in questi sacramenti,
rimanga in noi e trasformi tutta la nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

XXXII DOMENICA

DEL TEMPO ORDINARIO
7 Novembre 2010


MONIZIONE AMBIENTALE


Siamo invitati oggi ad una grande meditazione sulla fine dei tempi e su ciò che avverrà dopo la nostra morte. Ogni cristiano sa che la morte non è altro che una porta che immette nella pienezza della vita e nell’eternità.
Con questa certezza il credente non può affannarsi a costruire stabilità, legami, alleanze, vincoli, che lo distraggono dal suo cammino vero l’assoluto. Sappiamo bene che Gesù Cristo ci ha ricondotti pienamente a Dio e in Dio facendo della morte uno strumento della risurrezione.
L’attesa del futuro quindi, non può che alimentare e stimolare l’impegno nel presente ad essere profeti e testimoni della vera vita e della vera gioia.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Già nell’Antico Testamento alcuni uomini di fede grazie a intuizioni illuminate, erano fermamente convinti che il legame d’amore tra i giusti e Dio, costruito nella vita, raggiunge la pienezza diventando comunione escatologica. Questa fede nella risurrezione sostiene la testimonianza dei sette fratelli Maccabei che sono disposti a morire piuttosto che a tradire la legge di Dio.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Ai cristiani di Tessalonica preoccupati per la fine del mondo, e a tutti noi, Paolo ripete con insistenza che il presente è importante e deve essere sostenuto da ogni opera e parola di bene. È nel presente che germoglia il futuro di gloria, per cui la trama dei nostri giorni deve essere intessuta dell’amore di Dio e della pazienza di Cristo.

MONIZIONE AL VANGELO

Nella risurrezione la nostra vita e la nostra condizione saranno totalmente nuove e diverse rispetto a quelle nella terra. Anche i rapporti umani non avranno le stesse modalità.
Gesù rispondendo ai Sadducei, coglie l’occasione per esaltare lo splendore della comunione con Dio, lui è la Vita, lui è il Dio della vita e quindi il Dio dei vivi. Chi crede in lui vive con lui e per lui, e da lui è strappato dalla morte.

martedì 2 novembre 2010

SERVIZIO DEI LETTORI


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