1-Chiesa Parrocchiale Santa Maria della Speranza-Olmo-Perugia-(Anno 2009)

VIA DON DARIO PASQUINI-OLMO-PERUGIA-SS.MESSE:GIORNI FERIALI ORE 18.00-DOMENICA ORE 9.00-11.00 -PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

2-Chiesa Parrocchiale San Pietro Apostolo-Chiugiana-Perugia - (Anno-1602)

VIA FLEMING-CHIUGIANA-PERUGIA-IN QUESTO PERIODO NON CI SONO MESSE LA DOMENICA-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

3-Chiesa Parrocchiale di San Martino-Fontana-Perugia - (Anno-1163)

STRADA FONTANA-LA TRINITA'-CORCIANO-PG-Non Viene Celebrata la S.Messa-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

4-Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista-Olmo-Perugia-(Anno-)

Non Viene Celebrata la S.Messa- PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

5-Chiesetta della Trinità-Colle della Trinità-Perugia-(Anno-1300)

VIA DELLE ROSE-LOC.FONTANA-CORCIANO-PG-Non Viene Celebrata la S.Messa-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

domenica 28 agosto 2011

CAMPO SCUOLA ACR -2/4 SETTEMBRE












PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

XXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)



 





MONIZIONE AMBIENTALE

Il filo conduttore della liturgia della Parola di oggi è il dono di se stessi, la donazione gratuita; ogni battezzato, ogni discepolo di Gesù è chiamato a fidarsi del Signore, a confidare in Lui, a mettere la vita nelle sue mani. Anche quando tutto ci sembra negativo, quando tutto sembra remarci contro, quando ci sembra che Dio è lontano mille miglia da noi, è proprio allora che solo la fede ci riporta alla fonte della vera forza e, dandoci la consapevolezza di essere amati, ci da la certezza di poter superare ogni difficoltà.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Il profeta Geremia ricorda l’ora decisiva della sua vita, quella della sua vocazione; in quel giorno il Signore lo ha sedotto, ma ora si sente profondamente deluso, la missione che gli è stata affidata lo porta ad affrontare continue difficoltà che lo mettono di fronte alla tentazione di abbandonare il suo impegno. Ma presto si rende conto che della Parola di Dio quando entra nel cuore non se ne può più fare a meno.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA


Attorniati da un culto pagano i cristiani di Roma sono invitati da Paolo a considerare che l’unico culto dell’uomo è l’offerta del proprio corpo: mettere la propria vita nelle mani di Dio; per donarsi a Lui bisogna non lasciarsi condizionare, ma proiettarsi in una scoperta continua di quel futuro che la volontà di Dio ha preparato per noi.

MONIZIONE AL VANGELO


La nostra vita terrena è un pellegrinaggio verso la Gerusalemme celeste dove saremo glorificati,per farcelo capire Gesù durante la sua vita pubblica ha voluto percorrere lungo le vie della Palestina, insieme ai suoi discepoli, il cammino verso Gerusalemme dove, attraverso la croce, sarebbe stato glorificato. Quando annuncia questo evolversi della sua vita coloro che lo seguono, in particolare Pietro, si scandalizzano, ma Gesù fa capire loro che Dio per compiere in noi il suo progetto d’amore sconvolge, travolge e ribalta tutto il nostro modo di pensare; solo mettendoci totalmente nelle sue mani, offrendo la nostra vita a Lui, potremo assecondarlo nel suo disegno.

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)

LA LITURGIA DEL GIORNO-
           28 Agosto 2011-
       

















Grado della Celebrazione: DOMENICA-
Colore liturgico: Verde-

Antifona d'ingresso-

Abbi pietà di me, Signore,
perché ti invoco tutto il giorno:
tu sei buono e pronto al perdono,
sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5)

Colletta

O Dio, nostro Padre,
unica fonte di ogni dono perfetto,
suscita in noi l’amore per te
e ravviva la nostra fede,
perché si sviluppi in noi il germe del bene
e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ger 20,7-9)
La parola del Signore è diventata per me causa di vergogna.

Dal libro del profeta Geremìa
Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre;
mi hai fatto violenza e hai prevalso.
Sono diventato oggetto di derisione ogni giorno;
ognuno si beffa di me.
Quando parlo, devo gridare,
devo urlare: «Violenza! Oppressione!».
Così la parola del Signore è diventata per me
causa di vergogna e di scherno tutto il giorno.
Mi dicevo: «Non penserò più a lui,
non parlerò più nel suo nome!».
Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente,
trattenuto nelle mie ossa;
mi sforzavo di contenerlo,
ma non potevo.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 62)
Rit: Ha sete di te, Signore, l’anima mia.

O Dio, tu sei il mio Dio,
dall’aurora io ti cerco,
ha sete di te l’anima mia,
desidera te la mia carne
in terra arida, assetata, senz’acqua.

Così nel santuario ti ho contemplato,
guardando la tua potenza e la tua gloria.
Poiché il tuo amore vale più della vita,
le mie labbra canteranno la tua lode.

Così ti benedirò per tutta la vita:
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Come saziato dai cibi migliori,
con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

Quando penso a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.
A te si stringe l’anima mia
la tua destra mi sostiene.

SECONDA LETTURA (Rm 12,1-2)
Offrite i vostri corpi come sacrificio vivente.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, vi esorto, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale.
Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Ef 1,17-18)

Alleluia, alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo
illumini gli occhi del nostro cuore
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.

VANGELO (Mt 16,21-27)
Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Abbiamo sete di te, o Padre, la nostra anima anela a vedere il tuo volto. Ascolta le nostre preghiere e rendici come tu ci vuoi, perché la tua grazia vale più della vita.

Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché i cristiani ardano d’amore per il loro Dio, senza lasciarsi sopraffare dalle persecuzioni e dallo scherno del mondo. Preghiamo.

2. Per chi è attratto dal consumismo e si lascia catturare dalle tentazioni del mondo, perché sappia riscoprire i veri valori dello spirito. Preghiamo.

3. Per gli uomini del nostro tempo, perché non facciano dell’autosufficienza un idolo, ma riconoscano che l’obbedienza alla volontà di Dio rende la vita realizzata. Preghiamo.

4. Per quanti vivono nella prova, perché si sentano amati dal Signore anche nella sofferenza e sappiano portare la croce imitando Gesù, che ha donato la sua vita per l’umanità. Preghiamo.

5. Per noi che partecipiamo a questa Eucaristia, perché il Signore ci infonda il coraggio di aprirci al suo disegno d’amore e di lasciarci plasmare dalla sua volontà. Preghiamo.

Siamo come Pietro, Signore e vorremmo che il Cristo manifestasse la sua potenza e la sua forza. Invece tu lo hai predestinato alla croce. Converti il nostro cuore, o Padre, perché possiamo accogliere sempre la tua volontà, anche quando si presenta nella croce. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo,
e compi in noi con la potenza del tuo Spirito
la redenzione che si attua nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione

Quant’è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20)

Preghiera dopo la comunione

O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore
e ci spinga a servirti nei nostri fratelli.
Per Cristo nostro Signore.

martedì 23 agosto 2011

CELEBRAZIONI MARIANE ANNUALI

domenica 21 agosto 2011

XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

LA LITURGIA DEL GIORNO-
      del 21 Agosto 2011-
















Grado della Celebrazione: DOMENICA-
Colore liturgico: Verde-

Antifona d'ingresso

Tendi l’orecchio, Signore, rispondimi:
mio Dio, salva il tuo servo che confida in te:
abbi pietà di me, Signore;
tutto il giorno a te io levo il mio grido. (Sal 86,1-3)

Colletta

O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli,
concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi
e desiderare ciò che prometti,
perché fra le vicende del mondo
là siano fissi i nostri cuori
dove è la vera gioia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 22,19-23)
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide.

Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore a Sebna, maggiordomo del palazzo:
«Ti toglierò la carica,
ti rovescerò dal tuo posto.
In quel giorno avverrà
che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkìa;
lo rivestirò con la tua tunica,
lo cingerò della tua cintura
e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide:
se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
Lo conficcherò come un piolo in luogo solido
e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 137)

Rit: Signore, il tuo amore è per sempre.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

Perché eccelso è il Signore, ma guarda verso l’umile;
il superbo invece lo riconosce da lontano.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

SECONDA LETTURA (Rm 11,33-36)
Da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!
Infatti, chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore?
O chi mai è stato suo consigliere?
O chi gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio?
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 16,18)

Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
Alleluia.

VANGELO (Mt 16,13-20)
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Signore, la tua bontà dura per sempre, tanto che non abbandoni l’opera delle tue mani. Ascolta le nostre preghiere e accresci la nostra fede, perché possiamo essere cristiani fedeli e coerenti.

Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa non si allontani mai da Cristo, sua sorgente e fine, ma attraversi la storia annunciando il Vangelo. Preghiamo.

2. Per il Papa, perché confermi con la parola la fede della Chiesa e ne testimoni al mondo la coerenza. Preghiamo.

3. Perché le Chiese e le comunità ecclesiali, divise in varie confessioni, riscoprano Cristo come unico salvatore e redentore e superino le difficoltà che ancora esistono verso una piena comunione. Preghiamo.

4. Per tutti i battezzati che vivono una fede tiepida e “impolverata”, perché riscoprano che solo il Cristo è il Figlio di Dio e solo in lui c’è la salvezza dell’uomo. Preghiamo.

5. Per la nostra comunità, perché le attività, l’organizzazione e l’attenzione alle strutture siano sempre espressione della fede in Cristo salvatore. Preghiamo.

Ti rendiamo grazie, o Padre, perché ascolti le parole della nostra bocca e consideri le nostre preghiere. Fa che siano secondo il tuo volere e il tuo disegno provvidente. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

O Padre, che ti sei acquistato una moltitudine di figli
con l’unico e perfetto sacrificio del Cristo,
concedi sempre alla tua Chiesa il dono dell’unità e della pace.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione

Con il frutto delle tue opere sazi la terra, o Signore,
e trai dai campi il pane e il vino che allietano il cuore dell’uomo.

Preghiera dopo la comunione

Porta a compimento, Signore,
l’opera redentrice della tua misericordia
e perché possiamo conformarci in tutto alla tua volontà,
rendici forti e generosi nel tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
                 21 Agosto 2011











MONIZIONE AMBIENTALE

Dio ha voluto da sempre storicizzare il suo Regno, ha voluto cioè incarnarlo nella storia e nella vita dell’umanità, per fare questo si è voluto servire dell’uomo, di ogni uomo, ha chiesto a noi un grande impegno mettendo sulle nostre spalle una grande responsabilità ma ci ha anche ricolmati di infinti doni che ci permettono di portare a compimento il suo progetto.
Ci ha anche chiesto di non andare da soli, ma di essere e sentirci comunità, ha voluto per noi la Chiesa, solo vivendo, agendo e operando al suo interno possiamo essere strumenti nelle sue mani.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA


La figura di Eliackim che, per volere di Dio, sostituisce nella carica di primo ministro del re l’intrigante Sebna, è l’emblema di un potere nuovo affidato dal Signore all’uomo. Il profeta ci invita a scoprire anche negli uomini della nostra chiesa e della nostra storia la presenza salvifica di un Dio che ha voluto aver bisogno delle sue creature.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

In quello che viene definito l’inno alla Sapienza misericordiosa Paolo proclama che anche la speculazione più acuta si arresta di fronte alla trascendenza di Dio. Lui solo sa collocare nella sua logica perfetta e inarrivabile per la mente umana ogni origine, ogni esistenza, ogni dinamismo della realtà. Affidandoci alle sue vie troveremo senso, pace e salvezza.

MONIZIONE AL VANGELO

Alle pendici del monte Hermon, lì dove il Giordano come una creatura prende vita, per snodarsi attraverso il lago di Tiberiade e raggiungere il suo sepolcro nel Mar Morto, Gesù rivolge ai suoi discepoli quella che è la domanda della vita, la domanda della fede: VOI CHI DITE CHE IO SIA?
E’ la domanda che deve risuonare sempre nei nostri cuori; Simone risponde proclamando tutta la sua fede e per questo a lui viene affidata la guida della Chiesa della quale sarà PIETRO, la pietra edificante.

sabato 20 agosto 2011

Giornata Mondiale della Gioventù 2011

Mons. Gualtiero Bassetti, 19 agosto-
Arcivescovo di Perugia - Città della Pieve-

3ª catechesi-
Venerdì 19 agosto 2011-

Tema: Testimoni di Cristo nel mondo-







La catechesi del vescovo Gualtiero Bassetti ai giovani di Vicenza, Novara,Roma e Otranto.

“Oggi, sentrirsi dire di essere saldi non e’ cosa di poco conto. Viviamo, infatti, in un tempo di precartieta’, che e’ il contrario della saldezza”. Cosi’, mercoledi’ 17 agosto, primo dei tre giorni dedicati alle catechesi, il vescovo di Perugia Gualtiero Bassetti ha parlato ai giovani delle diocesi di Vicenza, Novara, Roma e Otranto riuniti nella chiesa di Purisimo Corazon de Maria di Madrid. “Cosa significa essere saldi? – si e’ quindi chiesto il prelato -. E’ essere costanti, avere determinazione, essere forti d’animo. Questo discorso potrebbe dare fastidio e sentire parlare di Dio potrebbe essere come sentire parlare di un forte disturbatore. Eppure voi siete qui per imparare a riconoscere qualcosa che magari non avete ancora chiaro”.
Il Vescovo di Perugia si e’ spinto a spiegare l’importanza di avere un riferimento sicuro. “Voi giovani siete fatti per volare alto. Ma per spiccare il volo avete bisogno di un punto di appoggio, lo stesso sul quale di tanto in tanto sostare per riprendere le forze. Questo fondamento e’ Dio”.
A volte i giovani si sentono soli pur facendo parte di grandi compagnie. E si avvertono come persone anonime. “Ma Dio – ha detto mons. Bassetti – vi chiama per nome, si preoccupa per ciascuno di voi. Allora siate saldi nella fede dando ragione della speranza che e’ in voi!”.
“Fede su una mano e carita’ nell’altra – ha concluso il Vescovo di Perugia citando Sant’Ireneo -. Se vivete Gesu’ con forza, allora saprete anche testimoniarlo. Percio’ amate il vostro prossimo, fate questa esperienza d’amore”.

(Luca de Marzi)


TESTO DELLA CATECHESI
Terza catechesi – Testimoni di Cristo nel mondo

«Vogliamo vedere Gesù» (Gv 12,21). È questa la domanda che un gruppo di greci, di pagani, di gente estranea alla fede nel Dio d’Israele, rivolgono agli apostoli.

«Il desiderio di vedere Dio abita il cuore di ogni uomo e di ogni donna. Cari giovani, lasciatevi guardare negli occhi da Gesù, perché cresca in voi il desiderio di vedere la Luce, di gustare lo splendore della Verità. Che ne siamo coscienti o no, Dio ci ha creati perché ci ama e affinché lo amassimo a nostra volta. Ecco il perché dell’insopprimibile nostalgia di Dio che l’uomo porta nel cuore: “Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto” (Sal 27, 8). Questo Volto – lo sappiamo – Dio ci ha rivelato in Gesù Cristo». (Giovanni Paolo II, Messaggio per la XIX GMG, 4.4.2004)

Vogliamo vedere Gesù è la domanda che oggi rivolgete anche a me, successore degli apostoli: voi sapete, o almeno intuite, che la Bellezza del Suo Volto è la risposta ad ogni vostra inquietudine. E intuite anche, o già sapete, che solo nel Vangelo così come è stato trasmesso dagli Apostoli, dai primi testimoni della morte e risurrezione del Signore, si mostra la Verità che è anche Vita e Via, Bellezza attraente e affascinante. Siete qui, chiamati da Cristo attraverso Pietro, per immergervi in questa Bellezza e chiedete che oggi, l’Apostolo, vi mostri il Signore.

Ebbene, oggi sono io, l’apostolo, a dirvi: fate vedere voi Gesù! Immersi nella vita della Chiesa, diventate voi, per il mondo, per i vostri contemporanei, il volto del Signore. Siate voi coloro che rendono vera, per altri giovani, quella beatitudine di cui parlava Gesù a Tommaso: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!« (Gv 20,29). Voi potete vedere il Signore nella vita della Chiesa, la comunità sorretta dalla fede degli apostoli che furono testimoni oculari di un fatto: della morte e della risurrezione del Crocifisso. Noi non crediamo a favole artificiosamente inventate (cf. 2Pt 1,16), non crediamo ad una filosofia, non ci siamo innamorati di un sistema morale, crediamo invece alla parola di testimoni oculari, di coloro che si videro travolgere la loro povera e misera vita dallo splendore di un sepolcro vuoto all’alba di un giorno che ha cambiato, per sempre, la storia. Noi crediamo, la fede della Chiesa crede nel Signore Risorto visto da Tommaso e dai suoi amici, e siamo, per questo beati, siamo felici secondo la promessa del Salvatore.

«Ogni credente è come un anello nella grande catena dei credenti. Io non posso credere senza essere sorretto dalla fede degli altri, e, con la mia fede, contribuisco a sostenere la fede degli altri” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 166). Ringraziamo sempre il Signore per il dono della Chiesa; essa ci fa progredire con sicurezza nella fede, che ci dà la vera vita (cfr Gv 20,31)» (Messaggio XXVI, n.5).

Immersi in Cristo, diveniamo noi stessi Cristo: è sant’Agostino che commentando il vangelo di San Giovanni esorta con queste parole i cristiani, esorta noi, oggi a rallegrarci, a rendere grazie a Dio «non soltanto perché ci ha fatti diventare cristiani, ma perché ci ha fatto diventare Cristo stesso. Vi rendete conto, cari giovani, di quale grazia ci ha fatto Dio, donandoci Cristo come Capo? Esultate, gioite, siamo divenuti Cristo», così predicava sant’Agostino (Commento al Vangelo di San Giovanni, Omelia 21, 8).

Fate fiorire, dunque, il vostro battesimo e fate vedere Dio, diventate testimoni di Dio in un mondo che vuole emarginarlo «dalla vita delle persone e della società, prospettando e tentando di creare un “paradiso” senza di Lui. Ma l’esperienza insegna che il mondo senza Dio diventa un “inferno”: prevalgono gli egoismi, le divisioni nelle famiglie, l’odio tra le persone e tra i popoli, la mancanza di amore, di gioia e di speranza» (Messaggio XXVI, n. 3). A questo mondo voi siete inviati per mostrare il volto di Dio, in questo mondo il vostro battesimo vi abilita alla testimonianza, per questo mondo siete la coscienza critica, testimoni di quell’oltre che non può mai essere eliminato. «La fede si rafforza donandola» (Giovanni Paolo II, Redemptor missio, 2), non cedete ad un cristianesimo individualista, contrastate la tentazione di una fede dolciastra fatta di buoni sentimenti senza lo scandalo della croce, combattete la tentazione della chiusura nel vostro piccolo mondo, aprite invece le porte della vostra fede alle ansie, alle speranze, alle gioie, alle angosce dei vostri contemporanei. Facendo questo, troverete «la forza per vincere le proprie debolezze e superare ogni avversità» (Messaggio XXVI, n. 5).

È la vostra vita quotidiana, la vostra dedizione allo studio, al lavoro, la decisione di farne un servizio d’amore al prossimo, che i vostri coetanei attendono. Proclamate la vittoria di Cristo sull’ozio, sul nulla, sulle pigrizie, sugli egoismi. Fate che vinca prima di tutto in voi, rivestitevi di Cristo, abbiate i suoi sentimenti, diventate competenti nella vostra professione, siate onesti, fieri della fede, forti nella speranza, innamorati della carità, e allora saranno i vostri stessi amici a chiedervi il perché della vostra vita. Infatti se è vero che questo nostro tempo non ama i maestri, anzi, è pieno di cattivi maestri, non di meno, tutti cercano testimoni (cf. Paolo VI, Evangelii nuntiandi, n. 41) che certifichino con una vita che interroga, che affascina, che disturba, la via buona per l’uomo.

Non lasciatevi ingannare da quanti rifiutano Gesù: in realtà lo stanno cercando senza saperlo, non indietreggiate di fronte al cinismo, alla sufficienza, allo scherno, Cristo ama e cerca personalmente ogni uomo, ogni donna: ha bisogno di voi per toccarli, per parlargli. E se stai pensando che anche la tua fede è piccola, se anche tu, a volte ti trovi tra i cinici, o tra quelli che rinnegano, che si vergognano di Gesù, io ti dico oggi: coraggio, Cristo non ti giudica, Lui vede quello che puoi diventare come nel rinnegatore ha visto il Pastore universale, Lui vede, nella Sua misericordia, quello che può fare in te se solo ti apri, nella fede, alla Sua potenza. Mettiti in gioco, apri le porte del tuo cuore a Cristo: se ha trasformato undici poveri uomini ignoranti e pieni di paura, traditori e vigliacchi, in uomini forti che hanno testimoniato, i più con il sangue, la verità del Vangelo, può trasformare anche te in un coraggioso testimone dell’amore. Tanti prima di noi, tanti oggi, non si sono arresi e non si arrendono alla logica della

mediocrità. Circondati da questi testimoni, non arretriamo, ma andiamo avanti, vai avanti, sapendo che Cristo, l’autore e il perfezionatore della fede (cf. Eb 12,1-2), ti precede e ti conferma nella tua testimonianza. Anche tu, se credi, se sai vivere e testimoniare la tua fede ogni giorno, diventi strumento per far ritrovare ad altri giovani come te il senso e la gioia della vita, che nasce dall’incontro con Cristo! (cf. Messaggio XXVI, n. 5)

Lasciate che il Suo mistero illumini tutta la vostra persona! In questa maniera potrete portare nei vostri ambiti, nella scuola come nel lavoro, nella famiglia come nelle istituzioni, nei luoghi di svago come in quelli del dolore, quella novità che può cambiare le relazioni, le istituzioni, le strutture, per costruire un mondo più giusto e solidale, animato dalla ricerca del bene comune. Se Cristo è in voi, potrete non cedere a logiche individualistiche ed egoistiche! In questo siete aiutati, confortati, accompagnati, dalla testimonianza di tanti giovani che hanno raggiunto la meta della santità: pensate a santa Teresa di Gesù Bambino, san Domenico Savio, santa Maria Goretti, il beato Pier Giorgio Frassati, il beato Alberto Marvelli! – e tanti altri, a noi sconosciuti, ma che hanno vissuto il loro tempo nella luce e nella forza del Vangelo, e hanno trovato la risposta: “come vivere, che cosa devo fare per vivere” (Cf. Benedetto XVI, Incontro con i giovani della Diocesi di San Marino – Montefeltro, 19.6.2011).

Resta vero infatti, che anche se da molti, specialmente dai mezzi di comunicazione, viene propagata l’idea che sia bene pensare a se stessi, che la via di salvezza consiste nel ritirarsi nel privato, o nella casa del Mulino bianco, o in un edonismo sfrenato, che l’individualismo sia la carta vincente, nonostante questo, quelli che lasciano un segno, quelli a cui davvero gli uomini vanno dietro sono coloro i quali spendono la vita per farne qualcosa di grande. E non c’è grandezza maggiore di Cristo che dà la vita per il mondo, non c’è grandezza maggiore di chi, sulle orme di Cristo, offre la propria vita per farlo conoscere. Cristo ti stima degno di essere Suo testimone nel mondo. Non c’è dignità e onore maggiore di questo. Sogna in grande allora, e mettiti alla sequela del Signore, lasciando intravvedere i Suoi tratti nei tuoi.

[Vi racconterò la mia esperienza a Firenze con Madre Teresa di Calcutta]

In questo modo voi giovani vincete il mondo con la sua logica di morte, vincete il mondo con la vostra fede in Gesù Cristo (cf 1Gv 5,5), e potete farlo in unione con Colui che ha vinto il mondo (cf. Gv 16,33). A voi Giovanni Paolo II ha affidato un compito, in voi ha visto le sentinelle del mattino, a voi, insieme con lui, io ripeto con le sue parole che: «nel corso del secolo che muore, giovani come voi, venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri. I diversi messianismi secolarizzati, che hanno tentato di sostituire la speranza cristiana, si sono poi rivelati veri e propri inferni. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti.

Cari giovani del secolo che inizia, dicendo “sì” a Cristo, voi dite “sì” ad ogni vostro più nobile ideale. Non abbiate paura di affidarvi a Lui. Egli vi guiderà, vi darà la forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione» (Giovanni Paolo II, Veglia di preghiera, 19.8.2000, Tor Vergata). 

lunedì 15 agosto 2011

FESTIVITA' DELL'ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

LUNEDI 15 AGOSTO 2011







MONIZIONE AMBIENTALE

La madre di Cristo è oggi celebrata come assunta in cielo, tutto il suo essere appare redento e glorificato; la sua comunione e conformità a Gesù è totale.
Maria è immagine della Chiesa, seguiamo il suo esempio per accogliere il progetto che Dio ha voluto per ogni creatura.
Per noi che siamo ancora pellegrini sulla terra l’assunzione di Maria, che è anche madre nostra, è segno di consolazione e di sicura speranza.
La Dormizione e l’Assunzione di Maria, in Oriente e in Occidente, sono tra le più antiche feste mariane. Questa forte e costante testimonianza liturgica fu accolta dalla Chiesa e solennemente proclamata con la definizione dommatica di Pio XII nel 1950.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

L’Apocalisse colloca Maria nel Santuario celeste, la presenta come la donna vestita di sole che partorisce un figlio, insidiato dalle forze del male, rappresentate da un drago.
È la parabola della Chiesa che, dietro Lei, rivive il cammino nel deserto, sostenuta dalla potenza e dalla regalità di Cristo.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA


Gesù è risorto per primo, a Lui e come Lui, seguiranno quelli che in Lui hanno creduto e da Lui hanno ricevuto la Vita.
Tra tutti questi la prima è Maria che di Cristo è la madre.

MONIZIONE AL VANGELO


La festa di oggi che in fondo ci fa capire che Dio è presente e opera nell’umanità, cominciando da Maria, ci insegna anche quale dovrebbe essere la nostra risposta alla Sua proposta di salvezza: la stessa che ha dato Maria. Il canto che Lei intona, il Magnificat, è la grande lode di adorazione e di ringraziamento per le Grandi Cose che il Signore ha fatto per noi, iniziando da Maria

domenica 14 agosto 2011

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO










MONIZIONE AMBIENTALE

Il tema che sorregge e che guida la liturgia della Parola di oggi è l’universalità del messaggio di Dio. Il processo di affermazione di questa verità è stato lento e progressivo, grazie all’educazione divina Israele comprenderà che l’elezione non è un privilegio ma una missione da compiere nei confronti di tutti i popoli della terra. Il messaggio cristiano è amore e rispetto per ogni uomo, è destinato ad ogni uomo e non solo ad una setta di puri, è apertura a tutti i valori dell’umanità.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Dio per bocca del profeta Isaia proclama che condurrà gli stranieri al monte santo e che li colmerà di gioia; questo ci fa capire che nessuno si deve sentire più amato o più salvato o prediletto perché il Signore è Padre di tutti, è Signore di tutti, è Salvatore per tutti.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Anche Paolo, l’apostolo delle genti, non ignora che la radice che sostiene l’albero della Chiesa è ebraica, e definisce il Cristo servitore dei circoncisi. Tuttavia è uno dei primi a voler diffondere il suo messaggio a tutti senza esclusione. Considerando che tutti siamo riuniti da Adamo nel peccato, tutti abbiamo bisogno della misericordia di Dio.

MONIZIONE AL VANGELO


Nel racconto del miracolo compiuto da Gesù in terra pagana, la protagonista è un’indigena Cananea che ha sua figlia tormentata da un demonio; Gesù, incarnando pienamente i canoni della tradizione giudaica, si presenta come colui che è venuto a salvare le pecore di Israele, quasi a voler privilegiare quel popolo. Ma, verificata l’autentica fede della donna, esaudisce la sua preghiera e le salva la figlia.
La chiave per la salvezza non è l’appartenenza ad una razza, ad una religione, ad una cultura o ad un popolo, ma è la misura e l’autenticità della fede di ognuno.

lunedì 8 agosto 2011

RIFLESSIONI E COMMENTI DI DON FABIO QUARESIMA

                       RISPOSTA AD UNA LETTERA ANONIMA




vedi  Notiziario del Ministrante- Domenica 24 Luglio 2011
XVII Dimenica del Tempo Ordinario (Anno A)

Non è bello ricevere delle lettere anonime ma sento per correttezza di dover rispondere poiché mi sembra che questo nostro ex-parrocchiano è stato informato male sulla vita della nostra parrocchia e in particolare sul nuovo complesso Interparrocchiale S. Maria della Speranza in Olmo il quale è in attività fin dal dall’ottobre 2009 ospitando 12 classi di catechismo, 4 Gruppi di ragazzi e giovani della Azione Cattolica, Sede Caritas, Corsi per fidanzati, Corsi per preparazione al Battesimo , Coro parrocchiale, sedi momentanee per Scout, tutta la Liturgia domenicale, oratorio (Aperto nelle giornate o ore possibili), Corso Catechesi come i Dieci Comandamenti….. Solo vivendoci tutti i giorni possiamo vedere e renderci conto della vita del nostro Complesso. Tutta la pastorale è qui vissuta.
Capisco che, chi capita “una tantum” non può rendersi conto di ciò che è l’impiego e la vita di questa struttura. Allora è necessario prima informarsi e non subito sparare a zero su un complesso che è costato e costa sacrifici e denari solo perché uno non ha trovato un cartello indicatore (che tra l’altro ho ora messo!).
Da un ex- parrocchiano avrei gradito un altro impatto con la nuova Chiesa in modo che potessero essere evitati giudizi gratuiti, superficiali e incompetenti.

Con schiettezza.


Don Fabio Quaresima

Parroco di Chiugiana Olmo Fontana
e della Chiesa interparrocchiale
di S. Maria della Speranza in Olmo (Pg).





sabato 6 agosto 2011

Perugia: Quattro giovani seminaristi il 10 agosto 2011 saranno ordinati diaconi.

Perugia-Quattro giovani seminaristi saranno ordinati diaconi Pronunceranno il loro “Eccomi” al Signore mercoledì 10 Agosto. La celebrazione in Cattedrale alle ore 17.00 presieduta dall’ Arcivescovo di Perugia Mons. Gualtiero Bassetti.


Sono giovani del nostro tempo a cui è giunta la chiamata del Signore, hanno lasciato tutto e mercoledì diranno il loro “Eccomi” definitivo consacrandosi anche nel celibato che si impegneranno di mantenere per tutta la vita

CHI SONO



Giovanni Marconi
è nato nel 1982 a Lugo,in provincia di Ravenna.
La sua vocazione è nata con l’esperienza vissuta
con l’operazione Mato Grosso grazie alla quale è
approdato a Perugia







Alessandro Segantin
è nato nel 1981 a desio,vicino Milano.La vita lo
Conduce nelle case della Caritas regionale.
Li la vocazione si fa sentire e viene accolto
Nella diocesi perugina.







Marco Pezzanera
è nato nel 1978 a Marciano dove tuttora risiede
Presta il suo servizio presso la Parrocchia di
SS. Biagio e Savino di Perugia








Francesco Verzini
è nato a Perugina nel 1986 ed è cresciuto a
Villa Pitignano per lui e Marco la vita e
l’impegno in parrocchia sono all’origine della 
loro vocazione.

venerdì 5 agosto 2011

XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

 LA LITURGIA DEL GIORNO -7 Agosto2011-
         


          















Grado della Celebrazione: DOMENICA-
Colore liturgico: Verde-



Antifona d'ingresso

Sii fedele, Signore, alla tua alleanza,
non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri.
Sorgi, Signore, difendi la tua causa,
non dimenticare le suppliche di coloro che t’invocano. (Sal 74,20.19.22.23)

Colletta

Dio onnipotente ed eterno,
che ci dai il privilegio di chiamarti Padre,
fa’ crescere in noi lo spirito di figli adottivi,
perché possiamo entrare
nell’eredità che ci hai promesso.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Re 19,9.11-13)
Fermati sul monte alla presenza del Signore.

Dal primo libro dei Re
In quei giorni, Elia, [essendo giunto al monte di Dio, l’Oreb], entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Esci e fèrmati sul monte alla presenza del Signore».
Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 84)
Rit: Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

SECONDA LETTURA (Rm 9,1-5)
Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua.
Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne.
Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Sal 129,5)

Alleluia, alleluia.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
Alleluia.

VANGELO (Mt 14,22-33)
Comandami di venire verso di te sulle acque.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Fratelli e sorelle, preghiamo il Signore perché si faccia presente nella nostra vita e ci aiuti a riconoscerlo negli avvenimenti che animano la nostra quotidianità.

Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Per la Chiesa, barca degli apostoli, perché sappia affrontare le tempeste della storia riponendo piena fiducia in Cristo, suo Signore e salvatore. Preghiamo.

2. Perché i popoli e le nazioni perseguano politiche di pace e si impegnino per la giustizia. Preghiamo.

3. Perché coloro che sono tentati dagli idoli e dal dubbio sappiano riconoscere in Gesù il vero e unico salvatore della loro vita. Preghiamo.

4. Perché i cristiani trovino negli avvenimenti di cui è intessuta la loro storia le tracce della presenza di un Dio amorevole e buono. Preghiamo.

5. Per tutti noi, perché non ci lasciamo catturare dal chiasso, ma impariamo a fare silenzio nel nostro animo, per riscoprire i valori dello spirito. Preghiamo.

O Padre, ascolta le preghiere di noi tuoi figli, che, come Pietro, rinnovano la fede in Cristo salvatore del mondo, affinché non ci vengano mai a mancare i segni della tua bontà e della tua protezione. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Accogli con bontà, Signore, questi doni
che tu stesso hai posto nelle mani della tua Chiesa,
e con la tua potenza trasformali per noi
in sacramento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione


Gerusalemme, loda il Signore,
egli ti sazia con fiore di frumento. (Sal 147,12.14)

Preghiera dopo la comunione

La partecipazione a questi sacramenti
salvi il tuo popolo, Signore,
e lo confermi nella luce della tua verità.
Per Cristo nostro Signore.

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini







XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO








MONIZIONE AMBIENTALE
Riscoprire il vero volto di Dio, questo è il messaggio di questa domenica, smettere di immaginarlo secondo le nostre esigenze e accoglierlo nella sua vera essenza. Fidarci di Lui e affidarci a Lui, sapendo che Lui è l’aria che respiriamo, Lui è la forza che ci sostiene, Lui è la luce che ci guida.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Elia è giunto all’Oreb, luogo di incontro con il Signore, la fuga dalla regina Getzabele che lo perseguita senza tregua, si trasforma in un itinerario alla scoperta del vero volto di Dio. Nella solitudine della montagna il profeta cerca il suo dio nel vento impetuoso, nel fuoco e nel terremoto, ma questo dio sognato secondo la propria immagine non si vuole presentare all’uomo, Dio appare nella tranquillità della brezza. Elia conosce che il Signore è intimità, semplicità, paziente e dolce presenza, spirito e vita, tenera brezza dell’amore e del silenzio.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Paolo che è di razza e cultura ebraica sente con passione, con ansia e persino con tenerezza il problema del destino della nazione eletta. Lui pone in termini commossi e limpidi la questione dell’incredulità di Israele, il grande dolore che ha nel cuore per la sua stessa stirpe lo porta a pronunciare una automaledizione, desiderando di essere lui stesso separato da Cristo a favore dei suoi fratelli già scelti da Dio per mettere in atto il suo progetto di salvezza.

MONIZIONE AL VANGELO
E’ facile che una giornata afosa estiva sia attraversata da un violento temporale. E’ questa l’esperienza che ci viene proposta sullo sfondo del lago di Tiberiade, esperienza che approda ad una celebrazione di Cristo come Signore del cosmo e della storia, e della professione di fede di Pietro e di tutti i discepoli che erano sulla barca sconvolta dalla violenza del vento. Allo spavento per la tempesta si contrappone la pace che l’apparizione di Cristo porta. La mano di Gesù da sicurezza e infonde speranza e gioia a quel manipolo di pescatori che rappresentano la chiesa di tutti i tempi, una chiesa in crisi e in ricerca, sospesa sul caos del male e sul mare del dubbio. Quella mano stesa verso Pietro non è solo la sua salvezza ma anche la nostra. Dobbiamo come Pietro rivolgere lo sguardo, la voce e la mano a Cristo, egli ci solleverà e ci farà camminare sulle onde.

giovedì 4 agosto 2011

JMI NOTIZIE



mercoledì 3 agosto 2011

HASTA LA GMG!! sempre più vicini i giovani di OLMO!

  Sempre più vicini alla GMG i giovani di tutto il mondo, ma in particolare i giovani di OLMO!! In parrocchia tante le iniziative che si susseguiranno in questa ultima settimana italiana per i pellegrini, che l'8 agosto alle 21.00 accoglieranno a Olmo tutti i giovani della diocesi, più di 600, per una CELEBRAZIONE PENITENZIALE nella Chiesa di S. Maria della Speranza guidata dal responsabile Diocesano della Pastorale Giovanile Don Riccardo Pascolini.
Ma già da questa domenica la parrocchia in fermento conferirà ai giovani pellegrini alla S. Messa delle ore 11.00 il mandato ufficiale. Dopo la celebrazione ci sarà una ultima riunione informativa per giovani e famiglie.
Ultimi dubbi?
Qui troverete il sito ufficiale della Diocesi di perugia dedicato alla GMG.
Se non avete ricevuto il programma ufficiale eccolo.
Ed infine la lista delle cose da portare alla GMG.
HASTA LA GMG!!!

LE NOVITA' DAL CONSIGLIO DI A.C. del 2 Agosto 2011
























Ieri sera c'è stato il consiglio parrocchiale di AC e tra le tante novità del prossimo anno, ecco il volantino ACR con date e appuntamenti per l'inizio dei GRUPPI...


Si, avete capito bene, l'ACR in parrocchia propone i gruppi per tre archi di età:

6-8 anni
9-11 anni
12-14 anni,

ed invita i ragazzi e le famiglie interessate a conoscere questa esperienza di fede nelle domeniche di settembre (11, 18 e 25 settembre) alla S. Messa delle 11, che i ragazzi vivranno insieme... per poi passare sul sagrato della Chiesa e SCATENARE LA GIOIA con canti, giochi e attività di animazione per una mezz'oretta di festa!!!
Sarà questo il tempo utile per le famiglie per fare domande agli educatori e scoprire sempre di più l'ACR e la sua proposta di iniziazione cristiana dei Ragazzi.
La festa di inizio anno dei gruppi ACR sarà sabato 24 settembre, dalle 15 alle 17, sempre in parrocchia ad Olmo.

per info e iscrizioni: ac.smsperanza@gmail.com o direttamente in parrocchia.

CARI EDUCATORI !!!!



   CARI EDUCATORI... è Sigalini che parla!!!
E commenta gli Orientamenti dei Vescovi
   riguardanti l'Educazione delle giovani generazioni...


"L'educatore è testimone della verità, della bellezza e del bene, cosciente che la propria umanità è insieme ricchezza e limite. Questa consapevolezza lo rende umile e in continua ricerca. Educa chi è capace di rendere ragione della speranza che lo anima ed è sospinto dal desiderio di comunicarla. La passione educativa è una vocazione, che si manifesta come un'arte sapienziale acquisita nel tempo, attraverso un'esperienza accompagnata alla scuola di altri maestri. Nessun testo e nessuna teoria, per quanto illuminanti, potranno sostituire questo apprendistato sul campo".

ALZATI TI CHIAMA !- Le guide di AC 2012







Sono uscite le guide per il prossimo anno: cammini personali e guide per gruppi di ragazzi, giovanissimi, giovani ed adulti!!

martedì 2 agosto 2011

Consiglio Parrocchiale di A.C. 2 Agosto 2011


Stasera si riunisce il consiglio parrocchiale di AC, tutti presenti?!

A tema, come sappiamo, ci sono RAGAZZI e GIOVANISSIMI, tante le problematiche da affrontare, le questioni aperte... eppure qualcosa ci spinge a non fermarci...!

Come per gli apostoli, anche a noi sembra di non aver pescato nulla, ed ecco Gesù viene a darci la forza, e soprattutto il coraggio di ributtare le reti, con ancora più fiducia e "fede"... siamo pronti?!

Siamo certi che a noi che abbiamo a cuore l'educazioni dei piccoli il Signore non mancherà di far sentire la Sua presenza. A stasera!

PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE

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