1-Chiesa Parrocchiale Santa Maria della Speranza-Olmo-Perugia-(Anno 2009)

VIA DON DARIO PASQUINI-OLMO-PERUGIA-SS.MESSE:GIORNI FERIALI ORE 18.00-DOMENICA ORE 9.00-11.00 -PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

2-Chiesa Parrocchiale San Pietro Apostolo-Chiugiana-Perugia - (Anno-1602)

VIA FLEMING-CHIUGIANA-PERUGIA-IN QUESTO PERIODO NON CI SONO MESSE LA DOMENICA-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

3-Chiesa Parrocchiale di San Martino-Fontana-Perugia - (Anno-1163)

STRADA FONTANA-LA TRINITA'-CORCIANO-PG-Non Viene Celebrata la S.Messa-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

4-Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista-Olmo-Perugia-(Anno-)

Non Viene Celebrata la S.Messa- PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

5-Chiesetta della Trinità-Colle della Trinità-Perugia-(Anno-1300)

VIA DELLE ROSE-LOC.FONTANA-CORCIANO-PG-Non Viene Celebrata la S.Messa-PARROCO:DON FABIO QUARESIMA-TEL.0755172106-CELL.3387622916

domenica 25 settembre 2011

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

LA LITURGIA DEL GIORNO-
        25 Settembre 2011-



















Grado della Celebrazione: DOMENICA-
Colore liturgico: Verde-

Antifona d'ingresso

Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi
l’hai fatto con retto giudizio;
abbiamo peccato contro di te,
non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti;
ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi
secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42)

Colletta

O Dio, che riveli la tua onnipotenza
soprattutto con la misericordia e il perdono,
continua a effondere su di noi la tua grazia,
perché, camminando verso i beni da te promessi,
diventiamo partecipi della felicità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ez 18,25-28)
Se il malvagio si converte dalla sua malvagità, egli fa vivere se stesso.


Dal libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore:
«Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra?
Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso.
E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 24)


Rit: Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.

SECONDA LETTURA (Fil 2,1-11)
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi.
Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù:
egli, pur essendo nella condizione di Dio,non ritenne un privilegio l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.
Parola di Dio.

Canto al Vangelo (Gv 10,27)

Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

VANGELO (Mt 21,28-32)
Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Chiediamo al Padre di guidarci nella sua verità e di istruirci, perché è lui il Dio della nostra salvezza e perché nella sua bontà e rettitudine noi speriamo, convinti che ci guiderà secondo giustizia.

Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché nella Chiesa ci sia consolazione in Cristo, conforto derivante dalla carità, comunanza di spirito e sentimenti di amore e di compassione. Preghiamo.

2. Perché i cristiani siano consapevoli di essere stati scelti e mandati da Dio a lavorare la vigna del mondo, portando tra gli uomini gli stessi sentimenti di Cristo. Preghiamo.

3. Per tutti coloro che si spendono a favore dei poveri, dei malati e degli emarginati, perché il Signore doni loro l’energia dello Spirito e la consolazione della sua amicizia. Preghiamo.

4. Per coloro che rifiutano Cristo, perché non smettano di cercare la verità ed il senso della vita, al fine di lasciare spazio al Signore che troverà la via per farsi riconoscere. Preghiamo.

5. Perché nella nostra comunità non ci siano vignaioli pigri, egoisti o ipocriti, ma persone amorevoli e buone, umili e zelanti. Preghiamo.

Ricordati, Padre, della tua fedeltà e della tua misericordia. Non punirci per i nostri peccati, ma esaudisci le nostre preghiere, perché possiamo essere come tu ci vuoi, seguendo la via tracciata dal tuo Figlio Gesù. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte

Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni,
e da quest’offerta della tua Chiesa
fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione

Ricorda, Signore, la promessa fatta al tuo servo:
in essa mi hai dato speranza,
nella mia miseria essa mi conforta. (Sal 119,49-50)

Preghiera dopo la comunione

Questo sacramento di vita eterna
ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo,
perché, comunicando a questo memoriale
della passione del tuo Figlio,
diventiamo eredi con lui nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

VENTISEIESIMA DOMENICA-
DEL TEMPO ORDINARIO-








MONIZIONE AMBIENTALE-

Il nostro rapporto con Dio, come quello tra ogni padre e figlio, è il frutto di atteggiamenti diversi, anche l’obbedienza che ogni figlio dovrebbe al proprio padre ha facce diverse: c’è un’obbedienza che ha il tono della deferenza, delle apparenze e dell’equilibrio ma che in profondità nasconde una sottile ribellione interiore. E c’è un’esteriore disobbedienza che presenta una superficie scomposta e indisciplinata ma che in realtà ha nel profondo una sostanza valida ed esemplare di impegno. L’invito di oggi è a non giudicare, a scommettere sulle segrete possibilità di ogni uomo, anche di chi ci sembra avvolto dal male. Ogni creatura ha sempre in sé la fiaccola dell’amore di Dio, anche quando è appannata dal peccato e ai nostri occhi sembra sul punto di estinguersi.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Non è decisivo il passato che si ha dietro le spalle, né l’eredità di male che la società ci carica addosso, è fondamentale la risposta di conversione che la Parola di Dio esige. Se è sincera e viene dal cuore può ribaltare ogni situazione. Non è un “si” che segue un “no”, ma di un “si” che distrugge un “no”.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

L’obbedienza nella donazione di sé è il modello che Paolo ci presenta fissando i suoi occhi nel Cristo crocifisso. Dono di sé che significa umiltà, vicinanza agli altri, eliminazione della superbia, del proprio interesse, del gusto del potere. Il ministero cristiano in ogni suo livello e forma è soprattutto servizio. Cristo è venuto per servire e si è fatto servo di tutti, obbedendo alla volontà del Padre.

MONIZIONE AL VANGELO

Il quadretto di vita familiare che oggi l’evangelista Matteo ci racconta è comune a tutte le famiglie di tutti i tempi. Risposte diverse da figli diversi per lo stesso invito del padre. Tuttavia qualcosa di stonato e di imperfetto è presente sia nella disobbedienza sia nell’obbedienza dei due figli della parabola.
IL Signore ci chiede di rispondere SI alla sua chiamata e poi di comportarci con coerenza.

giovedì 22 settembre 2011

RITIRO PER I RAGAZZI DELLA CRESIMA














Salve vi ricordo che dal 23 al 25 Settembre faremo il Ritiro a Scopoli di Foligno (PG) , Villaggio della Solidarietà, per i ragazzi che dovranno fare la Cresima il 2 Ottobre, il programma sarà così composto, partenza dal piazzale della chiesa Santa Maria della Speranza alle 15.00 di Venerdi 23 e messa conclusiva con i genitori e padrini\madrine la domenica alle 16.30.












domenica 11 settembre 2011

XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

LA LITURGIA DEL GIORNO-
11 Settembre 2011-


















Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso

Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede;
ascolta la preghiera dei tuoi fedeli
e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16)

Colletta

O Dio, che hai creato e governi l’universo,
a’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia,
per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Sir 27,33-28,9)
Perdona l’offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.


Dal libro del Siràcide
Rancore e ira sono cose orribili,
e il peccatore le porta dentro.
Chi si vendica subirà la vendetta del Signore,
il quale tiene sempre presenti i suoi peccati.
Perdona l’offesa al tuo prossimo
e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
Un uomo che resta in collera verso un altro uomo,
come può chiedere la guarigione al Signore?
Lui che non ha misericordia per l’uomo suo simile,
come può supplicare per i propri peccati?
Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore,
come può ottenere il perdono di Dio?
Chi espierà per i suoi peccati?
Ricòrdati della fine e smetti di odiare,
della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.
Ricorda i precetti e non odiare il prossimo,
l’alleanza dell’Altissimo e dimentica gli errori altrui.
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 102)
Rit: Il Signore è buono e grande nell’amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.

SECONDA LETTURA (Rm 14,7-9)
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore.
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.
Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 13,34)

Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.

VANGELO (Mt 18,21-35)
Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.


+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Cristo, il santo dei santi, ha operato tra l'incomprensione e le opposizioni. Chiediamo con fiducia al Padre di non lasciarci intimorire dalle opposizioni e dalle difficoltà, ma di testimoniare con coraggio la nostra fede, dicendo:
Donaci, o Padre, la forza del tuo Spirito.
1. Sostieni la Chiesa nel suo compito profetico di richiamare gli uomini al vero Dio e di abbandonare i falsi valori del mondo. Noi ti invochiamo:

2. Concedi al Papa e ai vescovi la luce per riconoscere le necessità del nostro tempo, e dona loro una grande sollecitudine verso i poveri. Noi ti invochiamo:

3. Aiuta i perseguitati e i prigionieri politici, incarcerati per la ricerca di verità e libertà, perché si sentano confortati da Cristo crocifisso. Noi ti invochiamo:

- Guida le famiglie del nostro paese verso rapporti di vero amore, che rafforzi la libertà interiore dei loro componenti. Noi ti invochiamo:

4. Donaci la capacità di correggerci l'un l'altro fraternamente, senza cedere alla critica maligna e alla condanna del prossimo. Noi ti invochiamo:

5. Per le famiglie colpite da disgrazie e da lutti. Perché siamo consapevoli dell'immenso valore della messa.

O Padre nostro e nostro Signore, ti presentiamo con piena confidenza le necessità di tutti gli uomini e il nostro sforzo di costruire una società più umana: vieni a salvarci con la tua grazia onnipotente perché ci accostiamo al tuo Cristo, perfetto sacrificio per i secoli eterni. Amen.

Preghiera sulle offerte

Accogli con bontà, Signore,
i doni e le preghiere del tuo popolo,
e ciò che ognuno offre in tuo onore
giovi alla salvezza di tutti.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione


Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio!
Gli uomini si rifugiano all’ombra delle tue ali. (Sal 36,8)

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

VENTIQUATTRESIMA DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO
         -11 Settembre 2011-
                          
                     







MONIZIONE AMBIENTALE

L’argomento della liturgia della Parola di oggi è il perdono reciproco.
Perdonare non fa parte della logica umana, il Signore ci chiede di farlo addirittura con gioia, senza limiti e con generosità. Come potremo allora obbedire a ciò che Lui vuole da noi? Grazie al fatto che noi stessi siamo stati perdonati, Dio Padre che è misericordia infinita ci ha perdonati per primo, e continua a farlo senza limiti e senza condizioni, basta solo che glielo chiediamo.
La liturgia della Parola di oggi è un appello a spezzare la logica della vendetta, della catena dell’odio, la prigione del rancore e dell’ira.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA


Gli insegnamenti che ascoltiamo dal Siracide contengono già lo spirito evangelico espresso pienamente nella richiesta di perdono del Padre Nostro. L’amore misericordioso di Dio ci perdona, ci insegna a perdonare e ci fa capire che il rancore nei confronti del fratello è come uno schermo che interrompe il dialogo con Lui.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Con il battesimo siamo del Signore, apparteniamo a Lui, non possiamo quindi vivere avendo come fine noi stessi, ma la comunione con Lui.
Paolo ci ricorda che l’appartenenza a Cristo nell’arco intero della nostra esistenza è come abbandonarci mistico ed operoso ad una corrente viva che ci conduce a Dio.

MONIZIONE AL VANGELO

Sempre e di cuore bisogna perdonare il proprio fratello, la ragione è che noi stessi abbiamo sempre bisogno di perdono, con la parabola che ascolteremo Gesù ci fa capire che siamo noi stessi a dare a Dio la misura del perdono per i nostri peccati, dipende da quanto e da come noi perdoniamo i nostri fratelli.

domenica 4 settembre 2011

PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini

DOMENICA XXIII
DEL TEMPO ORDINARIO
    4 Settembre 2011











MONIZIONE AMBIENTALE

Il tema della correzione fraterna è classico nella tradizione cristiana, il suo esercizio suppone umiltà reciproca, amore autentico, delicatezza e sensibilità interiore. Questo impegno governa il dialogo all’interno della comunità ecclesiale affinché essa sia sempre più luminosa. L’azione di reciproca correzione non è solo personale, è anche della comunità ed è sigillata dall’autorità stessa di Dio. Lo scopo ultimo infatti non è quello del giudicare o del condannare, ma è quello del salvare.

MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA

Ezechiele accosta la missione del profeta a quella di una sentinella che ha la funzione di spiare l’orizzonte della storia individuandone i segni nascosti, le tracce misteriose, le albe di vita e i tramonti di morte per comunicarle al popolo di Dio. La sua responsabilità è fondamentale tuttavia si arresta davanti alla libera scelta di ogni uomo che può restare indifferente o perfino ostile al suo allarme.

MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA

Come il primo inno alla carità inviato agli abitanti di Corinto, anche questo, per i romani, ha per soggetto l’amore che si fa dono; Paolo lo considera la base dell’esistenza e della morale di ogni comunità di tutti i tempi. La Carità, che non fa male a nessuno, è l’elemento coordinatore di ogni etica che, se mancasse, si ridurrebbe ad un cumulo slegato di precetti, ad un arido manuale di imposizioni legalistiche.

MONIZIONE AL VANGELO

Il percorso per l’incontro con Dio ha in se due dimensioni, naturalmente quella verticale, ma anche quella orizzontale; Matteo ci propone proprio questa che riguarda il rapporto con i fratelli che deve seguire delle vere e proprie “regole della comunità” guidate non dal pregiudizio, dalla superbia o dalla presunzione, ma soltanto dall’amore, un amore totalmente gratuito, un amore che si fa dono, che desidera solo la felicità dell’altro: l’amore di Dio.

XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

LA LITURGIA DEL GIORNO
         4 Settembre 2011

















Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Tu sei giusto, Signore,
e sono retti i tuoi giudizi:
agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124)

Colletta
O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo,
guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione,
perché a tutti i credenti in Cristo
sia data la vera libertà e l’eredità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ez 33,1.7-9)
Se tu non parli al malvagio, della sua morte domanderò conto a te.

Dal libro del profeta Ezechièle
Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia.
Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te.
Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato».
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 94)
Rit: Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere».

SECONDA LETTURA (Rm 13,8-10)
Pienezza della Legge è la carità.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge.
Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso».
La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.
Parola di Dio

Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo,
affidando a noi la parola della riconciliazione.
Alleluia.

VANGELO (Mt 18,15-20)
Se ti ascolterà avrai guadagnato il tuo fratello.

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in
mezzo a loro».
Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La presenza di Gesù è garantita là dove la comunità è raccolta in preghiera. Confidiamo dunque nella mediazione di nostro Signore, chiedendo al Padre ciò di cui pensiamo di avere bisogno.

Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa sia casa accogliente per tutti gli uomini e le donne di buona volontà, uniti dalla fede nell’unico Signore ed edificati dalla comunione fraterna. Preghiamo.

2. Perché i cristiani siano animati da uno spirito sincero di carità fraterna, che li porti a farsi uno con tutti, senza però venir meno alle istanze della verità. Preghiamo.

3. Perché nella nostra società, malata di individualismo e di relativismo, si diffondano i valori dell’onestà e del bene comune. Preghiamo.

4. Perché siano alimentate nel presbiterio l’unità e la comunione, cementate dalla presenza viva di Cristo. Preghiamo.

5. Perché ciascuno di noi sappia intessere un dialogo franco e sincero con i fratelli, amati come figli di uno stesso Padre. Preghiamo.

O Padre, che ascolti benigno le suppliche di coloro che, riuniti nel nome del tuo Figlio, si rivolgono a te con animo sincero, donaci di avere un cuore aperto al tuo volere, perché possiamo essere servi fedeli del tuo progetto d’amore sul mondo. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
O Dio, sorgente della vera pietà e della pace,
salga a te nella celebrazione di questo mistero
la giusta adorazione per la tua grandezza
e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione
Come il cervo anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio:
l’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.(Sal 42,2-3)

Preghiera dopo la comunione
O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli
alla mensa della parola e del pane di vita,
per questi doni del tuo Figlio
aiutaci a progredire costantemente nella fede,
per divenire partecipi della sua vita immortale.
Per Cristo nostro Signore.

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