1-Chiesa Parrocchiale Santa Maria della Speranza-Olmo-Perugia-(Anno 2009)
2-Chiesa Parrocchiale San Pietro Apostolo-Chiugiana-Perugia - (Anno-1602)
3-Chiesa Parrocchiale di San Martino-Fontana-Perugia - (Anno-1163)
4-Chiesa Parrocchiale San Giovanni Battista-Olmo-Perugia-(Anno-)
5-Chiesetta della Trinità-Colle della Trinità-Perugia-(Anno-1300)
domenica 30 dicembre 2012
sabato 29 dicembre 2012
Gruppo di Preghiera di San Pio da Pietrelcina
SANTA MARIA DELLA SPERANZA
nel IV anniversario della costituzione
del Gruppo di Preghiera
OLMO - PERUGIA - SABATO 29 DICEMBRE 2012
P R O G R A M M A
S A N T A M A R I A D E L L A
S P E R A N Z A
A U L A E
C C L E S I A
ore 16,30
Rosario
Medita: Rev. Don Francesco Buono
Coordinatore Diocesano dei Gruppi di Preghiera
Arcidiocesi Metropolitana di Perugia-Città della Pieve
ore 17,00 Adorazione Eucaristica
Guida: Rev. Don Adolfo Bettini
Membro del Consiglio Generale dei Gruppi di Preghiera
Coordinatore Regionale dei Gruppi
di Preghiera dell’Umbria
ore 18,00 Concelebrazione
Eucaristica
Presiede: S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Chiaretti
Arcivescovo Emerito
di Perugia-Città della Pieve
già Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana
Al termine della Concelebrazione
Eucaristica recita del “Te Deum”
S A N T A M A R I A D E L L A
S P E R A N Z A A U L
A M U L T I M E D I A L E
ore 19,00
Importanza della preghiera comunitaria in:
Gesù di Nazareth,
Francesco di Assisi, Pio da Pietrelcina
Introduce: M. Rev. Mons. Fabio Quaresima
Vicario
Episcopale dell'Arcidiocesi Metropolitana di Perugia-Città della Pieve
Direttore del Gruppo di Preghiera
“Santa Maria della Speranza”
Partecipano: S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Chiaretti
Arcivescovo
Emerito di Perugia-Città della Pieve
Membro della Commissione Episcopale per l'ecumenismo e il dialogo della
CEI
già Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana
M. Rev. Padre GianMaria (Rocco)
Polidoro OFM
Fondatore e
Presidente di Assisi Pax International
Assistente Ecclesiastico Mondiale del WUCWO -
World Union of Catholic Women Organizations
già
Assistente Regionale per l'Umbria dell'Azione Cattolica Italiana
Rev.mo
Dom Giustino Farnedi OSB
Abate Emerito di
Pontida
Vice Direttore e Amministratore dell’Istituto Storico Benedettino
già Direttore
della Libreria Editrice Vaticana
ore 20,30
Agape
S A N T A
M A R I A D E L L A S P E R A N Z A A U L A E C C L E S I A L E
ore 21,00 Concerto di Ringraziamento
Coro
Gospel “Cantori Umbri” di Assisi
Direttore: M° Rita Gasparrini
venerdì 28 dicembre 2012
domenica 23 dicembre 2012
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
QUARTA
DOMENICA DI AVVENTO
Domenica 23 Dicembre 2012
Colore Liturgico: Viola
MONIZIONE AMBIENTALE
La liturgia di oggi ci invita a fissare lo
sguardo sulla persona della Vergine Maria che ha accolto e generato il Figlio
di Dio, il Verbo della Vita. Da lei impariamo l’atteggiamento di accoglienza,
perché il Messia che è già con noi e che sempre attendiamo, diventi sempre più
il Signore della nostra vita e anche dal nostro cuore sgorghi il Magnificat di
Maria, il rendimento di grazie per la fedeltà di Dio alle sue promesse. Ecco il
vero senso dell’Eucaristia che celebriamo.
MONIZIONE ALLA PRIMA
LETTURA
La profezia di Michea indica il luogo della
nascita del Messia. Come un giorno dalla piccola e insignificante Betlemme Dio
aveva tirato fuori il grande re David, così nella stessa Betlemme, da quella
discendenza, nascerà il Messia. Oggi come ieri Dio offre la salvezza attraverso
strumenti piccoli e poveri, anche attraverso noi.
MONIZIONE ALLA SECONDA
LETTURA
L’incarnazione del Figlio di Dio è il vero e più
grande sacrificio che sostituisce e completa ogni sacrificio e ogni offerta
degli uomini. Cristo si fa uomo per obbedire alla volontà del Padre. Anche noi,
come lui potremo realizzare il progetto di salvezza di Dio cercando e obbedendo
alla sua volontà.
MONIZIONE AL VANGELO
Celebrare il natale significa accogliere Cristo
dentro la nostra vita, come ha fatto Maria. Lei ha ascoltato e ha accolto il
Verbo, cioè
PREGHIERA
PER IL QUARTO CERO DI AVVENTO
Signore Gesù, Tu sei il Dio con noi, dona a
tutto il mondo di potersi rallegrare per la Tu venuta. Signore Gesù, Tu sei il Vangelo della
vita, dona alla Tua Chiesa di crescere nell’impegno dell’evangelizzazione.
Signore Gesù, Tu ci salvi con la
Tua obbedienza la
Padre , donaci di crescere nell’obbedienza della fede. Questo
quarto cero dell’avvento che accendiamo, ci esprime la certezza che Tu sei
l’Emmanuele, il Dio dentro la nostra storia e manifesta il nostro impegno a
prepararci al Natale avendo attenzione ai poveri, ai malati, agli ultimi. Ci
accompagnino con il loro esempio e la loro intercessione la Vergine Maria e il
suo sposo Giuseppe, che nel mistero del Natale risplendono per la loro fede, la
loro obbedienza e la loro donazione totale. Tu sei Dio, e vivi e regni nei
secoli dei secoli.
sabato 22 dicembre 2012
domenica 16 dicembre 2012
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
TERZA DOMENICA DEL TEMPO DI AVVENTO-GAUDENTE-
Domenica 16 Dicembre 2012
Colore Liturgico:-VIOLA o ROSA-
MONIZIONE AMBIENTALE
Che cosa dobbiamo fare per essere felici? È l’interrogativo ricorrente e il desiderio più grande che portiamo nel cuore. La liturgia di oggi, giunti a metà Avvento, ci da una risposta: il Signore è vicino, ralegratevi, egli è la nostra gioia, perché è lui la nostra salvezza. Perciò non lasciamoci cadere le braccia, non angustiamoci per nulla, condividiamo ciò che abbiamo con gli altri e indirizziamo la nostra vita verso Cristo. Il Signore viene a donarci la gioia della vita nuova, il Creatore vuole ancora incarnarsi nelle sue creature.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Il profeta Sofonia esorta il popolo di Israele ad essere nella gioia e a riprendere fiducia perché la salvezza dall’esilio è vicina. Questo invito vale anche per noi soprattutto quando ci troviamo nella sofferenza e nella prova.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Gioia e fiducia animano il brano della lettera che S. Paolo scrive agli abitanti di Filippi, perché il Signore è vicino! Così l’apostolo rilancia il nucleo del messaggio cristiano e da anche a tutti noi la “ricetta” per essere felici e vivere nella gioia.
MONIZIONE AL VANGELO
“Viene Uno che è più forte”: questo grida Giovanni alle folle e anche a noi. Uno che sa separare il male dal bene e lo può distruggere, tutto per garantire a noi la vita eterna. Noi non dobbiamo che accoglierlo, che permettergli di continuare a nascere nella nostra storia.
PREGHIERA PER L’ACCENSIONE DEL TERZO CERO
certezza che solo tu sei la nostra pace e la nostra gioia e manifesta il
nostro impegno a lodarti come Maria, perché continui a ricolmare di beni
i poveri e rimandare i ricchi a mani vuote.
Ci accompagni con il suo esempio e la sua protezione materna la
Vergine Maria che veneriamo come Vergine della gioia.
Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Domenica 16 Dicembre 2012
Colore Liturgico:-VIOLA o ROSA-
MONIZIONE AMBIENTALE
Che cosa dobbiamo fare per essere felici? È l’interrogativo ricorrente e il desiderio più grande che portiamo nel cuore. La liturgia di oggi, giunti a metà Avvento, ci da una risposta: il Signore è vicino, ralegratevi, egli è la nostra gioia, perché è lui la nostra salvezza. Perciò non lasciamoci cadere le braccia, non angustiamoci per nulla, condividiamo ciò che abbiamo con gli altri e indirizziamo la nostra vita verso Cristo. Il Signore viene a donarci la gioia della vita nuova, il Creatore vuole ancora incarnarsi nelle sue creature.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Il profeta Sofonia esorta il popolo di Israele ad essere nella gioia e a riprendere fiducia perché la salvezza dall’esilio è vicina. Questo invito vale anche per noi soprattutto quando ci troviamo nella sofferenza e nella prova.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Gioia e fiducia animano il brano della lettera che S. Paolo scrive agli abitanti di Filippi, perché il Signore è vicino! Così l’apostolo rilancia il nucleo del messaggio cristiano e da anche a tutti noi la “ricetta” per essere felici e vivere nella gioia.
MONIZIONE AL VANGELO
“Viene Uno che è più forte”: questo grida Giovanni alle folle e anche a noi. Uno che sa separare il male dal bene e lo può distruggere, tutto per garantire a noi la vita eterna. Noi non dobbiamo che accoglierlo, che permettergli di continuare a nascere nella nostra storia.
PREGHIERA PER L’ACCENSIONE DEL TERZO CERO
Signore Gesù, visita con la pace e la gioia l’umanità intera
che ti attende spesso senza conoscerti.
Tu conosci le attese, le ansie e le delusioni degli uomini e dei popoli.
Tu leggi nel cuore le speranze e le angosce di tante persone.
Tu vedi i desideri di bene e i peccati di ogni creatura.
Tu, o Signore, devi venire anche oggi nel nostro mondo per farci
capire che non possiamo aspettare vita, libertà e gioia da nessun altro.
Questo terzo cero dell’Avvento che accendiamo esprime la profonda certezza che solo tu sei la nostra pace e la nostra gioia e manifesta il
nostro impegno a lodarti come Maria, perché continui a ricolmare di beni
i poveri e rimandare i ricchi a mani vuote.
Ci accompagni con il suo esempio e la sua protezione materna la
Vergine Maria che veneriamo come Vergine della gioia.
Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
domenica 9 dicembre 2012
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
IMMACOLATA
CONCEZIONE
8 DICEMBRE 2012
MONIZIONE AMBIENTALE
Maria è redenta da Cristo in virtù della Grazia
fin dal suo concepimento.
Il sacrificio della croce agisce in lei come
dono sovrabbondante e singolare.L’immacolata concezione proclama la bontà di Dio che precede ogni merito.
La madre di Cristo risponde a tutto questo con una vita totalmente aperta ad accogliere il disegno che il Signore ha voluto per lei.
La sua maternità è il compimento di quel progetto. Pur vivendo una condizione speciale, Maria è e rimane una creatura come tutti noi.
MONIZIONE ALLA PRIMA
LETTURA
Dall’inimicizia che Dio mette tra il serpente e
la donna sorge la salvezza per l’umanità, essa si compirà quando il figlio
della donna, Gesù, nella sua Pasqua vincerà definitivamente il peccato.
MONIZIONE ALLA SECONDA
LETTURA
Fin dall’eternità Dio ci ha voluti suoi figli, a
immagine e per opera del Figlio suo Gesù Cristo. Non è nostro merito, ma una
pura grazia che progetta l’uomo per l’intimità con Dio. Questo in Maria avviene
in modo del tutto speciale.
MONIZIONE AL VANGELO
Da sempre Maria è stata immensamente amata da
Dio, per questo è piena di Grazia. All’annunzio dell’angelo non si ritrae, non
diffida, ascolta il piano divino e si affida alla sua potenza e alla forza del
suo Spirito. Questo è il significato dell’Immacolata Concezione.
domenica 2 dicembre 2012
domenica 18 novembre 2012
PILLOLE DI PAROLE a cura di Cristina Rossini
TRENTATRESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Domenica 18 Novembre2012
COLORE LITURGICO:VERDE
MONIZIONE AMBIENTALE
La
liturgia della Parola oggi ci parla di futuro; del futuro
escatologico,proiettato cioè verso
l’eternità. Il cristiano non va verso la fine del mondo, ma va verso IL FINE del
mondo e dell’esistenza umana, chi nella vita sceglie Cristo sa che la morte non
è il termine di tutto, ma la porta che apre verso l’infinito.Questo
è il progetto di Dio per noi, e per questo la vita nella terra è un tempo di
attesa e preparazione per accogliere pienamente quel progetto.
MONIZIONE ALLA PRIMA
LETTURA
Daniele
vede attraverso immagini simboliche il futuro escatologico, dove saranno
salvati gli eletti di Dio. Il mondo divino fa irruzione nella storia e in una
lotta con le forze del male strappa il popolo dalle minacce che lo assediano e
ostacolano lo svolgersi del progetto di salvezza.
MONIZIONE ALLA SECONDA
LETTURA
Il
sacrificio di Cristo in croce è valso a santificare tutti, tutto dipende da
quell’evento decisivo per la storia del mondo e la salvezza di tutti. A
differenza dei sacrifici offerti dai sacerdoti prima di Gesù che pur
ripetuti continuamente non potevano mai
eliminare i peccati.
MONIZIONE AL VANGELO
La
Gerusalemme distrutta
che descrive l’evangelista Marco è simbolo del giudizio che Dio attuerà alla
fine dei tempi, ma ci fa capire anche che quel giudizio è sempre in atto. Il
Signore non si incontra solo dopo che saremo morti, Lui è presente e vicino a
noi ogni istante della nostra vita.
domenica 11 novembre 2012
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
TRENTADUESIMA
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Domenica 11 Novembre 2012
Colore Liturgico:VERDE
MONIZIONE AMBIENTALE
Non esistono creature insignificanti agli occhi
di Dio. La storia della salvezza passa attraverso un popolo debole, umiliato e
dimenticato come le vedove che incontreremo nella liturgia di oggi. Questa
categoria di persone, come gli orfani, i malati e i mendicanti, era emarginata
da tutto e da tutti, con Gesù diventa il simbolo del vero credente che si
affida in totalità a Dio. E’ la rappresentazione dell’autentico amore e della
donazione di se stessi. Dare ciò che si è, più che ciò che si ha. L’amore non
si misura sulle quantità economiche ma sulla qualità interiore.
MONIZIONE ALLA PRIMA
LETTURA
Perseguitato dalla regina Gezabele durante una
tremenda carestia, Elia incontra una vedova ridotta allo stremo; pur nella
miseria è pronta a sacrificare tutto per il profeta, perché riconosce in lui un
uomo di Dio.
Solo la persona veramente libera sa anteporre a
se stessa l’altro, sapendo che chi tutto dà, tutto riceve dalle mani di Dio.
MONIZIONE ALLA SECONDA
LETTURA
Nella lettera agli Ebrei Gesù viene definito
come l’autentico Sommo Sacerdote perché non offre più sacrifici di animali, ma
offre se stesso. Con il suo sangue
versato apre l’accesso a tutta l’umanità al Santuario Celeste, cioè alla
comunione vera e definitiva con Dio. Il sacerdozio comune a tutti i battezzati
implica una vita spesa per gli altri, come lo fu quella di Cristo.
MONIZIONE AL VANGELO
Entriamo nel tempio di Gerusalemme dove Gesù è
seduto ad osservare la processione di persone che depositano le loro offerte
prima di entrare nel luogo santo. Tutti sono attratti dai ricchi che gettano
molte monete per ottenere molti privilegi. Nessuno si cura di una povera vedova
che versa solo i suoi ultimi due spiccioli. Per Gesù lei diventa l’esempio del
vero cristiano perché quell’obolo agli occhi di Dio vale più di qualsiasi altra
grossa somma. In quella cifra modestissima c’è il tutto di una persona.
domenica 4 novembre 2012
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
TRENTUNESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Domenica 4 Novembre 2012
Colore Liturgico:VERDE
L’amore di Cristo e di ogni
cristiano ha due dimensioni, innanzi tutto una verticale, verso Dio, che
coinvolge l’essere intero; la seconda dimensione è orizzontale, verso il
prossimo, questa deve trasformare il sentimento in azione, per meglio dire in
donazione.
Il modello e l’esempio è Gesù
Cristo, a noi l’impegno di seguirlo iniziando ad ascoltarlo.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Per ben due volte ogni giorno
gli ebrei rinnovano la loro professione di fede nell’unico Dio. Ogni giorno
confermano l’ascolto e l’accoglienza del Signore nel loro cuore, nella loro
mente, nella loro anima, in tutta la loro vita. È la sintesi della storia della
salvezza da fare nostra con lo SCEMA’ (ascolto) della nostra vita.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Il sacerdozio di Gesù non
tramonta, lui è sacerdote per sempre. Il suo sacrificio vale per tutti i tempi
e per ogni uomo; come atto d’amore estremo ha la forza e la potenza di redimere
tutta l’umanità e di immetterla nell’eternità al cospetto di Dio.
MONIZIONE AL VANGELO
All’amore per Dio Gesù ha
voluto aggiungere l’amore per il prossimo come impegno determinante per ogni
credente. Il comandamento che racchiude tutta la nostra fede, quello che
richiede una conversione totale riguarda il rapporto con il Signore e con tutti
i fratelli.
Non esiste altro comandamento
più grande dell’amore.domenica 21 ottobre 2012
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
VENTINOVESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
21 OTTOBRE 2012
COLORE LITURGICO:VERDE
MONIZIONE AMBIENTALE
La salvezza è frutto d’amore più che di sacrifici. La liturgia della Parola di oggi è percorsa dalla presenza di Cristo che dona la vita eterna a tutti noi non tanto con il dolore quanto piuttosto con l’amore che da senso al dolore e alla sofferenza. Cristo è il servo sofferente, Cristo è il sacerdote che sa compatire le nostre infermità, Cristo è il servo di tutti fino al punto di donare la propria vita per salvarci. Si è cristiani non per privilegio o per merito, ma per servizio. Le leggi che regolano la nostra fede non sono quelle economiche, ma sono quelle del cuore.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Al centro della scena compare un personaggio misterioso: il Servo, cioè collaboratore del Signore, la sua esistenza è pura Grazia in quanto è una presenza viva nel mondo morto e desolato del peccato umano. È sfigurato dal dolore e disprezzato dalla società che teme il suo contagio. Ma la sua vita e la sua morte sono state il sacrificio espiatorio per tutti, il suo essere servo ha valso la nostra riconciliazione con Dio.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Cristo si è fatto vicino a noi per recuperarci a Dio. Questa funzione mediatrice è per eccellenza sacerdotale, ed è così che egli diviene il Perfetto Sacerdote. A lui l’umanità peccatrice si rivolge certa di trovare non un sovrano che domina, ma un Signore che salva.
MONIZIONE AL VANGELO
Il codice dell’autorità e della responsabilità cristiana è antitetico rispetto a quello politico basato sul dominio, sul primato e spesso sullo sfruttamento. Ai figli di Zebedeo che rivendicano potere e privilegi, Gesù propone una vita di immolazione e di donazione. Anziché assicurare loro posti d’onore nel regno messianico chiederà loro disponibilità totale nei confronti dei fratelli. L’autorità che Gesù comunica a Giacomo, a Giovanni e a tutti noi, non è un dominio, ma dono dato da Dio per un s
21 OTTOBRE 2012
COLORE LITURGICO:VERDE
MONIZIONE AMBIENTALE
La salvezza è frutto d’amore più che di sacrifici. La liturgia della Parola di oggi è percorsa dalla presenza di Cristo che dona la vita eterna a tutti noi non tanto con il dolore quanto piuttosto con l’amore che da senso al dolore e alla sofferenza. Cristo è il servo sofferente, Cristo è il sacerdote che sa compatire le nostre infermità, Cristo è il servo di tutti fino al punto di donare la propria vita per salvarci. Si è cristiani non per privilegio o per merito, ma per servizio. Le leggi che regolano la nostra fede non sono quelle economiche, ma sono quelle del cuore.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Al centro della scena compare un personaggio misterioso: il Servo, cioè collaboratore del Signore, la sua esistenza è pura Grazia in quanto è una presenza viva nel mondo morto e desolato del peccato umano. È sfigurato dal dolore e disprezzato dalla società che teme il suo contagio. Ma la sua vita e la sua morte sono state il sacrificio espiatorio per tutti, il suo essere servo ha valso la nostra riconciliazione con Dio.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Cristo si è fatto vicino a noi per recuperarci a Dio. Questa funzione mediatrice è per eccellenza sacerdotale, ed è così che egli diviene il Perfetto Sacerdote. A lui l’umanità peccatrice si rivolge certa di trovare non un sovrano che domina, ma un Signore che salva.
MONIZIONE AL VANGELO
Il codice dell’autorità e della responsabilità cristiana è antitetico rispetto a quello politico basato sul dominio, sul primato e spesso sullo sfruttamento. Ai figli di Zebedeo che rivendicano potere e privilegi, Gesù propone una vita di immolazione e di donazione. Anziché assicurare loro posti d’onore nel regno messianico chiederà loro disponibilità totale nei confronti dei fratelli. L’autorità che Gesù comunica a Giacomo, a Giovanni e a tutti noi, non è un dominio, ma dono dato da Dio per un s
sabato 6 ottobre 2012
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
VENTISETTESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
7 Ottobre 2012
Colore Liturgico:Verde
MONIZIONE AMBIENTALE
La liturgia della Parola di
oggi ci propone il tema della visione cristiana del matrimonio. Innumerevoli
motivi in ogni tempo hanno portato e continuano a portare non lievi turbamenti
anche alla vita familiare.
Il matrimonio cristiano,
essendo un sacramento dell’amore di Dio, a lui si rivolge perché rinnovi la sua
grazia, purifichi le miserie e restauri la limpidità dell’amore. Uomo e Dio
sono coinvolti in questo grande e fondamentale atto della storia umana.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
L’uomo da solo sulla terra si
sente sperduto e incompleto, ha bisogno di costruire rapporti, quello che di
più lo edifica e lo fa crescere è il rapporto con l’essere a lui più simile, la
donna; l’amore dell’uomo per la sua donna diventa il fondamento della società.
Tra i due si stabilisce una comunione così profonda da renderli un’unica
esistenza.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Già nell’incarnazione è
presente il germe della Pasqua in cui Cristo assume la funzione di grande
sacerdote salvatore ed intercessore per l’umanità. Nella passione Gesù si fa
uomo nel senso più totale, raggiungendo così la pienezza dell’incarnazione per
poter essere causa di salvezza per tutti.
MONIZIONE AL VANGELO
Di fronte alle dispute e alle
provocazioni dei rabbini in merito al divorzio, Gesù richiama al progetto
iniziale di Dio su cui si deve misurare e verificare ogni matrimonio cristiano.
L’unica legge che regola questo sacramento è l’amore totale e gratuito.
domenica 30 settembre 2012
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
VENTISEIESIMA
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
30 Settembre2012
COLORE LITURGICO:VERDE
MONIZIONE AMBIENTALE
La tentazione integralistica e settaria è una
delle grandi malattie del cristianesimo di ogni tempo, cercare di monopolizzare
Dio in un movimento, in una classe, in un gruppo porta a degenerare la fede
anche se si pensa di conservarne la purezza.
Il vero cristiano è colui che gioisce per il
bene che è seminato in ogni uomo ed è rispettoso per l’anima di verità dispersa
in ogni ideologia.
MONIZIONE ALLA PRIMA
LETTURA
Giosuè vedendo lo Spirito di Dio superare i
rigidi confini della classe sacra dei settanta anziani, grida a Mosè tutto il
suo integralismo. Ma la grande guida ebraica risponde celebrando lo splendore
della libertà e della generosità di Dio.
MONIZIONE ALLA SECONDA
LETTURA
Giacomo conclude la sua lettera con un’invettiva
contro i ricchi; la sua denuncia è esplicita e diretta. Sulle vergogne
dell’ingiustizia l’apostolo invoca ed annuncia il giudizio di Dio, a Lui nulla
sfugge e davanti a Lui nessun appoggio e nessun alibi tiene.
MONIZIONE AL VANGELO
Due insegnamenti di Gesù ci sono riportati oggi
dal Vangelo, il primo è quello che chi fa del bene con cuore sincero appartiene
comunque alla comunità dei credenti. Il secondo e che certi atteggiamenti di
superbia o di indifferenza devono essere dominati e orientati verso il bene,
verso la luce e la speranza, altrimenti ci faranno sprofondare nel buio delle
tenebre.
domenica 16 settembre 2012
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
VENTIQUATTRESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Domenica 16 Settembre 2012
Colore Liturgico:VERDE
MONIZIONE AMBIENTALE
Viviamo e celebriamo la liturgia di oggi immedesimandoci in Pietro, così simile a noi nello slancio della fede ma anche così pronto a cadere nel baratro del dubbio, del buonsenso, dell’esitazione. Pieno di contraddizioni e di paure, sino alla fine sarà capace di grandezze di viltà. La sua goffaggine e la sua intemperanza sono le nostre, la sua fame di miracoli, la sua paura di morire, il suo coraggio di tradire li abbiamo dentro di noi. Ma ci appartengono anche quella sua devozione muta e quel suo singhiozzare sincero al canto del gallo, quei terribili momenti di rinnegamento come quelle intuizioni geniali ispirate dallo Spirito, come un continuo accendersi e spegnersi del faro della fede.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
Il terzo dei quattro canti del Servo del Signore presenti nel libro del profeta Isaia ci descrive l’uomo che con la sua sofferenza salva il popolo di Dio, perseguitato e percosso indirizza il suo messaggio agli sfiduciati ma la sua voce, che è l’eco di quella di Dio, non è accolta, anzi è contestata con violenza. Ma lui certo della sua vittoria per la vicinanza di Dio, permette alla sofferenza di essere segno di salvezza e di elezione.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Il tema dominante della lettera di Giacomo è il rapporto tra fede e opere, l’autore non identifica mai le due realtà una con l’altra, ma le concepisce come l’una indivisibile dall’altra: la fede coopera con le opere. E più ancora: la fede non nasce dalle opere ma fiorisce spontaneamente da loro.
MONIZIONE AL VANGELO
Siamo al centro spirituale del vangelo di Marco, Gesù all’improvviso provoca i suoi discepoli e la folla con una domanda essenziale e radicale: “Chi dite che io sia?”dopo una lista di risposte fuori tema Pietro squarcia le tenebre con la definizione di un Gesù come Messia. Davanti alla descrizione di un Messia sofferente e povero fatta dal Maestro, Pietro non si rassegna a un Dio debole e non trionfante e si ribella. Gesù lo rimprovera gelando le sue illusioni, rinnegando la religiosità comoda e retorica, proponendo la strada stretta della croce.
domenica 2 settembre 2012
PILLOLE DI PAROLA a cura di Cristina Rossini
VENTIDUESIMA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
DOMENICA 2 SETTEMBRE 2012
COLORE LITURGICO:VERDE
MONIZIONE AMBIENTALE
La vita di fede di ogni uomo si incontra sempre con il contrasto tra COMANDAMENTO DI DIO e TRADIZIONE O PRECETTO DEGLI UOMINI, c’è una religiosità che in realtà è quasi un rito di società, c’è una spiritualità esteriore che serve più a consolare noi che a lodare Dio, c’è un rigido tradizionalismo che vuole solo conservare abitudini consolidate, c’è una tradizione più folcloristica che interiore, più pagana che cristiana, più umana che posta sotto il sigillo di Dio. C’è invece il Comandamento di Dio che è uno solo e totale, infinitamente più impegnativo di un semplice gesto sacro, è AMARE con tutto quello che comporta. La liturgia di oggi si presenta come un tentativo di coniugare legge e cuore, culto ed esistenza e dovrebbe essere un rito compiuto nella fede, una preghiera che non ripete formule ma che sboccia dalla coscienza, il segno della pace non dovrebbe ridursi ad un gesto di cortesia ma svilupparsi in comunione fraterna, l’Eucaristia non dovrebbe ridursi ad un atto scontato ma divenire la gioia di un incontro pieno.
MONIZIONE ALLA PRIMA LETTURA
La Torah, cioè la legge biblica, è presentata come espressione dell’incontro tra la volontà di Dio e l’adesione gioiosa della libera volontà dell’uomo. Il Signore non è tanto da cercare in cieli lontani ma nella legge che lui ha offerto al suo popolo, l’adesione a quella Parola è la scoperta della presenza di Dio proprio nel cuore dell’esistenza umana.
MONIZIONE ALLA SECONDA LETTURA
Polemizzando a più riprese contro una spiritualità troppo evanescente ma anche contro un culto divenuto rubricismo legalistico, Giacomo propone l’accoglienza piena e totale della Parola che è stata seminata in noi da Dio. Un’accettazione che non è solo vago ascolto ma impegno quotidiano nei confronti di tutti i fratelli, specialmente dei più bisognosi.